Zingaretti: "Bene Conte. Strategia dell'odio non risolve i problemi"

Il segretario del Pd si schiera a fianco del premier Conte attaccato da Matteo Salvino sul caso Open Arms

Zingaretti: "Bene Conte. Strategia dell'odio non risolve i problemi"

Un 'elogio' che sa tanto di apertura politica. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti si schiera a favore delle posizioni di Conte sul caso Open Arms dopo gli attacchi del ministro dell'interno e leader della Lega Matteo Salvini che ha accusato il Premier di voler far sbarcare a Lampedusa i migranti della Ong che, da oramai due settimane, si trovano in mare per lo stop del Viminale.

"Bene Conte. La strategia dell'odio non risolve i problemi, li aggrava e li scarica sugli esseri umani - ha dichiarato Zingaretti, che continua - la vicenda della nave ferma a Lampedusa è l'ennesima prova del fallimento della politica di questi mesi".

Questi dichiarazioni fanno pensare ad un'apertura dei democratici nei confronti di Conte su un tema che dovrebbe essere caro alla sinistra, quello dell'immigrazione. In realtà Conte aveva chiesto solo lo sbarco dei minori, ma tanto è bastato per aumentare i toni di uno scontro, quello tra Conte e i pentastellati e La Lega di Salvini, che ogni giorno sembra sempre più difficile da risolvere. In una lettera il premier ha precisato che da palazzo Chigi era partito l'input per attivare esclusivamente le procedure obbligatorie per legge a tutela dei minori a bordo della nave della Ong spagnola. Gli attacchi su questa decisione provenienti da Salvini sarebbero l'esempio, dunque, di quella "sleale collaborazione" messa in campo dal ministro dell'Interno: c'è stato "un chiaro esempio di sleale collaborazione, l'ennesima a dire il vero, che non posso accettare", ha dichiarato il presidente del Consiglio in una lettera su facebook, che poi ha continuato "siamo ormai agli sgoccioli di questa nostra esperienza di governo. Questo è il momento di insistere in direzione di una soluzione sempre più europea, altrimenti l'Italia si ritroverà completamente isolata in una situazione che diventerà, nuovamente, via via sempre più ingestibile".

E in questo segnale forte di frattura tra i due 'azionisti' di Governo si è inserito il Partito Democratico attraverso le parole del

suo segretario, che con questa apertura forse tenta anche di riprendersi un po del ruolo di interlocutore privilegiato che negli scorsi giorni l'altro Matteo (Renzi), aveva tentato di strappargli di mano.

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