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Zingaretti si lamenta: "Duro avere due ruoli". Ira Fdi: "Stanco di cosa?"

Nicola Zingaretti è stanco e non ha alcuna intenzione di scendere in campo nelle vesti di ministro: "Avverto il peso del doppio impegno". FdI: "Schiaffo ai cittadini"

Zingaretti si lamenta: "Duro avere due ruoli". Ira Fdi: "Stanco di cosa?"

Nicola Zingaretti è stanco e non ha alcuna intenzione di scendere in campo nelle vesti di ministro, come auspicato nei giorni scorsi da Matteo Renzi. "In questi mesi ho onorato un doppio impegno, quello di presidente della Regione Lazio e di leader nazionale e oggi avverto un po' il peso e la fatica di un doppio ruolo, soprattutto nel momento del Covid, che richiederà una presenza costante". È questa la risposta che Zingaretti ha riservato all'ex segretario dem a margine della presentazione del V Rapporto Mafie nel Lazio.

La risposta di Zingaretti

L'attuale segretario del Partito Democratico, nonché governatore del Lazio, ha spiegato al giornale online Tpi.it la propria situazione. Dovendo combinare due ruoli così rilevanti, è impensabile aggiungerne un terzo, per giunta nel ruolo di ministro all'interno del governo.

"L'impegno di leader nella fase che abbiamo davanti sarà importante, ricca di discussione politica, di sostegno al governo, di rigore, ma troveremo una risposta anche a questa situazione che è faticosa, molto pesante e a cui io credo molto", ha aggiunto diplomaticamente Zingaretti, sottolineando di aver fatto di tutto per onorare il suddetto doppio ruolo. "Nelle prossime settimane vedremo e discuteremo su come andare avanti", ha quindi concluso.

Anche se Zingaretti sente di aver riportato in corsa il Pd e vuole accelerare, il leader democratico non ha alcuna intenzione di entrare nell'esecutivo. Un esecutivo, tra l'altro, con il fiato sospeso in attesa di capire cosa succederà tra le fila del Movimento 5 Stelle, attraversati da molteplici correnti interne e sul punto di implodere.

Gli Stati generali grillini, convocati dal 7 al 9 novembre, dovrebbero per lo meno dare una linea a un Movimento segnato dai distinguo. Dopo anche per il Pd sarà più facile - almeno questo è l'auspicio dei dem - capire come andrà avanti il percorso di governo: dall'utilizzo del Mes alle possibili alleanze per le amministrative 2021, passando anche per tutte le decisioni politiche da prendere sul Recovery Fund.

L'ira di FdI

Zingaretti, dunque, è in prima fila ma non vuole avanzare oltre. Le sue dichiarazioni hanno tuttavia scatenato la reazione dei consiglieri di Fratelli d'Italia alla Regione Lazio, che in un comunicato hanno attaccato duramente il segretario del Pd.

"Zingaretti non può fare, male, il governatore della Regione per occuparsi del suo partito a scapito dei cittadini del Lazio. E a dirla tutta, probabilmente, si è affaticato più per sue questioni di bottega che non per risolvere i disastri da lui stesso provocati su rifiuti e sanità, ancora in emergenza", si legge nella nota. Altro che fatica e stanchezza per il doppio ruolo. L'atteggiamento di Zingaretti, a detta di FdI, non sarebbe altro che "l'ennesimo schiaffo ai cittadini".

A rincarare la dose c'ha pensato Giancarlo Righini, consigliere regionale del Lazio di FdI. "Zingaretti stanco? Anche i cittadini lo sono, ma di lui. L'assenteismo sul posto di lavoro è fatto grave. Ancora di più se si riveste un ruolo apicale, peggio che mai se si ricopre un mandato istituzionale ricevuto dal consenso degli elettori", ha evidenziato Righini.

Lo stesso Righini ha poi invitato Zingaretti a lasciare l'incarico di governatore "che tanto non ha mai esercitato" e liberare la regione "dalla sua amministrazione distratta e confusa che ha sperperato risorse con opachi affidamenti diretti".

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