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Zittiamo i cattivi maestri. Ma tutti

Zittiamo i cattivi maestri. Ma tutti

Da alcuni giorni si parla di Emanuele Castrucci, docente di filosofia del diritto all'Università di Siena, finito su tutti i giornali per aver pubblicato sui social network dei post inneggianti a Hitler e all'antisemitismo. L'opinione pubblica si è giustamente indignata, la politica anche e il rettore dell'Ateneo ha chiesto il licenziamento del docente. Giustissimo, come abbiamo avuto modo di dire ieri su queste pagine. Esiste la libertà d'espressione e guai a intaccarla, ma non esiste la libertà di dire idiozie. Specialmente se si è un professore universitario e si maneggia materiale culturale. La risposta del rettore e dell'ateneo è stata fulminea e non possiamo che plaudire. Però c'è un però. Lo scorso 21 settembre il Parlamento europeo ha votato quasi all'unanimità una risoluzione che equipara nazismo e comunismo. Ovviamente è scoppiato un apriti cielo di proteste, ma di fronte alla firma del patto Molotov-Ribbentrop - un alleanza di fatto tra nazisti e sovietici - anche i compagni più trinariciuti hanno dovuto fermarsi. Non tiriamo in ballo il vecchio e insopportabile motto «ce lo dice l'Europa» che, elezioni alla mano, ha portato solo iella a chi lo pronunciava, ma lanciamo una provocazione: perché l'Italia non recepisce la lezione di storia dell'Europarlamento? Ci spieghiamo meglio: se comunismo e nazismo pari sono, allora devono essere sanzionati tutti i docenti che sui social network o (peggio ancora) nella aule scolastiche inneggiano e difendono gli scempi del comunismo. E, come abbiamo avuto modo di vedere nel corso degli anni, non sono pochi. Tenendo bene a mente che l'antisemitismo, al giorno d'oggi, alligna molto più all'estremità della sinistra che nella pancia profonda della destra. Il «metodo Castrucci» sia utilizzato nei confronti di tutti i docenti che sfruttano la loro cattedra, virtuale o digitale, per spargere i semi dell'odio comunista e nazista.

Per chiudere, una volta per tutte, i conti con la storia e con i cattivi maestri.

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