Polizia contro i tagli: fischi e insulti a Brunetta

Corteo contro i tagli alla sicurezza. Arrivati sotto le finestre del ministero partono insulti e fischi. Sotto accusa anche le ronde. Il ministero: "Il comparto sicurezza-difesa è nostra priorità, ma non cediamo ai ricatti"

Polizia contro i tagli: fischi e insulti a Brunetta

Roma - Il ministro Brunetta è stato pesantemente contestato durante una manifestazione a cui hanno preso parte poliziotti, agenti della polizia penitenziaria e del corpo forestale dello Stato. Protestavano, a Roma, contro i tagli al comparto sicurezza. "Noi difendiamo anche la tua sicurezza e tu ci ha preso in giro e ci hai dato dei panzoni", hanno urlato gli organizzatori della protesta passando sotto la sede del ministero della Funzione Pubblica in corso Vittorio Emanuele. Subito dopo una bordata di fischi si è alzata verso le finestre del ministero: "Lo sappiamo che sei chiuso dietro il tuo scranno d’oro - hanno aggiunto - perché non vieni giù a parlare con chi ti difende?".

Ronde sotto accusa I manifestanti hanno anche criticato le ronde volute dal ministro dell’Interno Roberto Maroni: "Questo governo vi ha dato le ronde - hanno detto rivolgendosi ai cittadini - hanno messo i soldi per questa vergogna invece che darli ai poliziotti". Al corteo, che è arrivato in piazza Navona per gli interventi dei leader sindacali, secondo gli organizzatori hanno preso parte circa 30 mila persone.

Le richieste dei sindacati I tagli, i mezzi che non ci sono, gli organici che diminuiscono, il "bluff" delle ronde. Sono tutte le scelte "la cui responsabilità deve ricadere solo su questo governo che non ha mantenuto una delle promesse fatte agli operatori del comparto e soprattutto ai cittadini" in campagna elettorale sui temi della sicurezza. Così il segretario del Siulp, Felice Romano, a nome di tutti i sindacati delle forze di polizia, si è rivolto al premier Silvio Berlusconi. Secondo i sindacati l’offerta del governo "si riduce a 40 euro lordi di aumento e a 13 centesimi al giorno per la nostra specificità". "Un’offesa", dicono, che si aggiunge a quella del ministro Brunetta "che ci ha definito panzoni: ma noi poliziotti panzoni - dice Romano - siamo gli stessi che garantiscono la sicurezza dei ministri e dei cittadini".

Il Sappe: no strumentalizzazioni "Nessuno può strumentalizzare la nostra legittima protesta contro i tagli al settore sicurezza. Siamo scesi oggi in piazza contro il governo Berlusconi per le stesse ragioni per cui nel passato contestammo pubblicamente il governo Prodi: e cioè che sulla sicurezza si fanno solo annunci e promesse ma poi concretamente si tagliano fondi e risorse. Quando contestavamo il centro-sinistra c’erano al nostro fianco illustri esponenti di centro-destra. Questi ultimi, una volta arrivati al governo dimenticano le proteste fatte e tagliano pure loro i fondi alle forze di polizia". Lo sottolinea Donato Capece, segretario generale del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, a margine della manifestazione dei sindacati di polizia. 

Bersani: servono più risorse "La sicurezza non si fa con le ronde servono invece fondi e risorse che però non devono venire dai condoni perché non si fa legalità con l’illegalità". Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani rivolgendosi ai sindacati.

Il ministero rassicura "Se si raffrontano le misure di razionalizzazione della spesa adottate per tutto il pubblico impiego con quelle specifiche del settore, si può constatare come il comparto sicurezza-difesa abbia rappresentato per il governo una peculiarità specifica". È quanto afferma il portavoce del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, in merito alle contestazioni sollevate dai sindacati di polizia. "È stato proprio il ministro Brunetta - afferma il portavoce - a decidere che nell’ambito della lotta all’assenteismo venissero introdotte specifiche deroghe per il comparto sicurezza-difesa al nuovo e generale regime di malattia dei dipendenti pubblici; è stato proprio il ministro Brunetta a decidere che si escludesse questo comparto dal taglio del 10% sui fondi di amministrazione delle risorse destinate alla contrattazione integrativa; è stato Brunetta a decidere che la componente sindacale di questo comparto venisse esclusa dalla riduzione del 15% dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali che è stata invece già attuata nel restante settore statale".

Più risorse e assunzioni Ma non solo, aggiunge il portavoce di Brunetta: "Va poi sottolineato come - dice il portavoce - siano state destinate specifiche risorse per procedere, in deroga alla normativa vigente, a nuove assunzioni nel comparto". Quanto al contratto "il ministro ha firmato lo scorso marzo i contratti relativi al quadriennio normativo 2006-2009 e al primo biennio economico 2006-2007". E per quanto riguarda gli aspetti economici, "l’incremento complessivo del biennio 2006-2007 è stato pari a circa 160 euro mensili, per un aumento pari al 6,3%". Inoltre, "con il medesimo accordo è stata rinnovata anche la parte giuridica del quadriennio 2006-2009, che non veniva compiutamente riformata dal 2002".

Aumenti concreti Innovazioni che hanno riguardato "i buoni pasto (incrementati da 4,65 a 7 euro), lo straordinario (di circa 1,50 euro, valore medio), il trattamento di missione, l’assegno di funzione, l’incremento delle risorse destinate agli asili nido nonchè quello del fondo di efficienza dei servizi istituzionali". Infine, per quel che riguarda il contratto 2008-2009, "è bene ricordare che se per tutto il pubblico impiego i contratti si sono chiusi con un aumento medio di circa 70 euro mensili, per il comparto sono state invece stanziate risorse che consentiranno a regime aumenti pari a 86 euro mensili".

E proprio ieri il Ministro Brunetta, conclude il portavoce, "riunitosi a Palazzo Chigi insieme al sottosegretario Letta e ai sottosegretari Crosetto e Mantovano, ha individuato ulteriori risorse (almeno 100 milioni di euro) per la contrattazione del biennio 2008-2009". 

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