(...) senza pensare alla propria incolumità si sono gettati al suo inseguimento. Ma il nomade delinquente, già condannato una volta e con diversi procedimenti penali pendenti, non è in cella. È libero. Libero di colpire una nuova vittima indifesa. Liberato dal giudice che ha applicato la legge, in attesa della prossima udienza, concedendogli il rito abbreviato. E mentre al commissariato di Sestri si fa festa ai due poliziotti che hanno condotto un brillante arresto, resta lamarezza perché la fatica quotidiana delle forze dellordine, a rischio della vita, sempre più spesso è terribilmente inutile.
Il nomade, risultato residente in via Unione Sovietica a Torino (alla faccia del nomadismo) si è presentato venerdì scorso a Sestri Ponente in via dellAlloro. Con ogni evidenza aveva studiato le abitudini delle vittima prescelta, un anziano con gravi problemi di salute. Così ha suonato al campanello dellabitazione delluomo intono alle tre del pomeriggio e si è spacciato per un carabiniere che doveva consegnare una notifica urgente. Lanziano, ingenuamente, ha aperto la porta e il truffatore si è presentato su per le scale. Ma, proprio in quel momento, dallappartamento di fianco sono usciti due uomini: il padrone di casa insieme a un amico che era andato a trovarlo. Due colleghi, due poliziotti. Massimo Mantelero e Gianmarco Parodi sono entrambi di base al commissariato di Sestri Ponente e tutti i giorni hanno a che fare con i malviventi. Lanziano, un po preoccupato, si è rivolto al vicino dicendogli: «Vede? cè un suo collega che mi deve parlare...». A quel punto i poliziotti si sono insospettiti vedendo una persona elegante, ma certamente con unaria strana. E lui, comprendendo di essere stato scoperto, ha tentato la fuga. Dopo un breve inseguimento e una colluttazione gli agenti sono riusciti a bloccare il malvivente e lo hanno fermato, consegnandolo ai colleghi di pattuglia che avevano allertato nel frattempo. Ma la fatica e il lavoro straordinario che non verrà riconosciuto (e nemmeno loro lo vorrebbero) sono stati inutili: alla direttissima di ieri lavvocato che difendeva il nomade ha dimostrato che solo uno dei precedenti a carico del suo assistito è passato in giudicato, quindi ha chiesto i termini a difesa e il rito abbreviato. Nellattesa delle prossima udienza luomo è tornato in libertà. E, particolare non da poco, gli è stata trovata addosso unagenda con un altro indirizzo della zona, che gli investigatori ritengono sia quello di una nuova vittima.
Intanto, visto che i truffatori sono lasciati liberi, si moltiplicano le vittime: ieri a San Fruttuoso un uomo di 83 anni è stato derubato di 1.500 euro da un uomo che si è spacciato per un rappresentante delle forze dellordine che a suo dire doveva controllare una serie di banconote false. Alla vittima, una volta scoperta la truffa, non è rimasto che presentarsi in caserma.
Poliziotti arrestano rom, il giudice lo libera
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