Gianluigi Nuzzi
da Milano
Per la prima volta dallarresto di Marco Mancini e in pubblico il direttore del Sismi Nicolò Pollari potrà chiarire la vicenda Abu Omar. Oggi pomeriggio, alle 15, è atteso dalla Commissione Difesa del Senato, presieduta da Sergio De Gregorio. Allordine del giorno, ufficialmente, «le prospettive evolutive del ruolo delle Forze armate nella costruzione del processo di pace, anche con riferimento ad altri soggetti coinvolti in tale processo». In realtà sarà loccasione sia per i politici di chiedere ragione di quanto accaduto, sia per Pollari di spiegare la posizione del vertice del Sismi sul caso dellimam rapito. Sembra infatti che le incomprensioni e divergenze con la procura di Milano siano totali. Non solo sulla valutazione di quanto accaduto e delle relative responsabilità, ma anche sullinterpretazione della legge. Sul segreto di Stato, ad esempio, il pm Armando Spataro ha assunto una linea dindagine assai precisa e che nemmeno affronta il problema dellesistenza del livello di massima segretezza, visto che, sostengono gli inquirenti, siamo di fronte a degli indagati, mentre il segreto di Stato vale solo per i testimoni. Diversa la posizione del Sismi che reclama lombrello del segreto su gran parte degli atti ancora classificati. Ed è quindi probabile che proprio oggi sia dalla maggioranza sia dalla Cdl vengano rivolte a Pollari domande sulla vicenda e sulle indiscrezioni apparse in questi ultimi giorni sui giornali. Diviso, invece, il Parlamento.
«Quando sono in gioco relazioni internazionali - spiega Luciano Violante, presidente della commissione Affari Costituzionali -, certamente il segreto di Stato è legittimamente opponibile. Quando si rompono le relazioni tra i servizi, certamente si hanno meno informazioni e quindi si è più esposti. Ma si è altrettanto esposti anche quando sul territorio nazionale vengono compiuti atti illegali nei confronti di presunti terroristi, come per esempio il sequestro di Abu Omar». Nella vicenda di Abu Omar, sottolinea invece Lamberto Dini, «i nostri agenti avrebbero dovuto da subito far valere lesistenza del segreto di Stato, anche nei confronti della magistratura. Ora è tardi».
È quasi pronta, invece, la nuova richiesta di estradizione che la procura di Milano ha preparato per gli agenti della Cia accusati del rapimento dellex imam. Ieri al Senato, il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, ha sostenuto che «al ministero della Giustizia non è arrivato nessun atto da parte della procura di Milano». Creando un giallo che è durato poche ore.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.