Al polso degli eroi Quando la storia è il valore aggiunto

Il marchio fornitore della Regia Marina oggi è un'icona dell'Alta Orologeria

Il nome Panerai evoca storiche imprese militari e valorosi eroi italiani che si distinsero nella Seconda Guerra Mondiale. Al polso dei membri della X Flottiglia MAS della Regia Marina vi erano orologi e strumentazione di profondità marcata Panerai, un marchio vanto del nostro Paese. E già, perché nonostante appartenga al Gruppo Richemont dal 1997, stiamo parlando di una realtà nata a metà del XIX secolo con una piccola bottega sul Ponte alle Grazie, a Firenze. Lo straordinario livello degli orologi e dei prodotti funzionali all'attività militare, consentirono a Panerai di divenire fornitore della Regia Marina fin dal 1910. Un'epopea caduta nel dimenticatoio e che Richemont, con Franco Cologni e Angelo Bonati, ha avuto il merito di riportare alla luce, trasformandola in un successo planetario, in un mito per appassionati e non. Angelo Bonati, dunque, è l'uomo che in soli vent'anni ha traghettato il marchio fuori delle secche dell'anonimato, riprendendo la positività di quel Laboratorio di Idee portato avanti dalla Guido Panerai e Figlio dal 1925 e ripreso nell'attuale moderna manifattura di Neuchatel, un luogo, come ama dire Bonati, «in cui prendono vita idee, sogni, fantasia». E aggiunge: «La storia, il design e l'autenticità che contraddistinguono Panerai sono elementi da cui trarre ispirazione per proiettarsi nel futuro e sviluppare nuovi prodotti. La coerenza con la nostra storia, e mi riferisco allo sviluppo del prodotto, alla comunicazione e alla distribuzione, ci ha portati a quasi 20 anni di Panerai. E lepotenzialità inespresse sono ancora molte». Il Radiomir e il Luminor di Panerai, in numerose interpretazioni, sono fra i modelli più conosciuti nell'universo dell'Alta Orologeria. Afferma con orgoglio Bonati: «Panerai oggi si presenta con 22 calibri. Fino dall'inizio abbiamo investito per realizzare prodotti nuovi e fedeli alla nostra identità. Continuiamo a distinguerci dai concorrenti per la ricerca sui nuovi materiali e la creazione di movimenti originali e ci auguriamo di riuscire sempre ad emozionare il nostro pubblico». Ne sono prova lampante il recentissimo «Lo Scienziato» Luminor 1950 Tourbillon GMT Titanio da 47 mm, la cui cassa è stata ottenuta con la tecnica del Direct Metal Laser Sintering, una stampa in 3D realizzata strato per strato di materiale di soli 0,02 mm di spessore grazie a un laser a fibra ottica, per una leggerezza superiore dell'insieme.

E, poi, ancora i due nuovi calibri P.4001 e P.4002 che equipaggiano le ultime versioni di Radiomir 1940 con doppio fuso e riserva di carica, espressi su quadranti lavorati a Clous de Paris e a strisce verticali in rilievo.FRiv

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