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Poltrona Frau riporta in Italia Cassina È del fondo Charme la regia dell’operazione da 140 milioni di euro

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Laura Verlicchi

da Milano

Poltrona Frau riporta in Italia Cassina e dà vita al primo polo mondiale del design d’alta gamma. Un’operazione da 140 milioni di euro che mette fine al lungo «esilio» francese (sotto il controllo della finanziaria Fimalac) di un marchio culto, a cui si devono vere opere d’arte contemporanea, come la chaise-longue di Le Corbusier e la sedia firmata Mackintosh, esposte al Moma di New York e alla Tate Gallery di Londra. Un successo di Charme, il fondo specializzato in beni di lusso che già controlla la poltrona più famosa del mondo e ora realizza pienamente l’obiettivo assegnatogli dal suo ideatore Luca Cordero di Montezemolo: portare nel mondo la cultura italiana del bello.
«Abbiamo deciso di puntare davvero su Cassina dopo il successo che abbiamo avuto con Poltrona Frau al Salone del Mobile - spiega Matteo Montezemolo, consigliere d’amministrazione di Poltrona Frau e managing director di Charme -. Concludiamo così la prima fase del nostro progetto di acquisizioni mirate, creando un gruppo da 230 milioni di fatturato, di cui 120 da Cassina e 110 da Poltrona Frau, con le sue controllate Thonet, Cappellini e Gufram. Un gruppo che non ha rivali nel design d’alta gamma e, lo diciamo con orgoglio, tutto italiano. Ora inizia la seconda fase, dare cioè luce propria alle aziende».
Il rischio, in operazioni di questo tipo, è la sovrapposizione, come sottolinea Rudi von Wedel, consulente di design: «È certamente un’acquisizione vantaggiosa dal punto di vista della massa critica, ma mette insieme marchi troppo simili tra loro, come Cassina e la ben più piccola Cappellini, che, a mio avviso, ne verrà “cannibalizzata”, anziché puntare a prodotti completamente diversi».
Montezemolo, invece, non ha dubbi: «Ci sono grandi spazi di complementarietà perché Cassina è un marchio che ha fatto la storia del design, così come Cappellini rappresenta l’avanguardia: Frau e Thonet sono invece il classico, ma declinato in chiave moderna, pur mantenendo l’identificabilità di linee e materiali. Ecco perché le sedute in pelle della Frau arredano anche il Parlamento europeo a Strasburgo, per fare solo un esempio». Cassina porta in dote anche una posizione leader in un settore chiave come il contract, ovvero le forniture chiavi in mano per spazi pubblici, dagli alberghi di lusso ai negozi delle griffe più famose.

Inoltre, controlla a sua volta due aziende: Alias, che produce mobili hi-tech, e Nemo, specialista in illuminazione. «Su quest’ultima puntiamo molto - aggiunge Matteo Montezemolo - perché la luce è proprio il prodotto che ancora mancava al nostro gruppo per poter abbracciare il design nella sua totalità».

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