Palazzo Marino, 23 dicembre di un anno fa. Con il passaggio di Carlo Montalbetti dall’ex lista Ferrante all’Api di Rutelli, in consiglio comunale nasceva ufficialmente il terzo polo. Che già poteva contare su un esponente Udc (Pasquale Savatore) e Manfredi Palmeri, traslocato dal Pdl a Fli. Gran cerimoniere era Bruno Tabacci, tra i simpatizzanti presenti all’evento Bruno Rota. Tabacci annunciava che i centristi avrebbero presentato un candidato sindaco anti-Moratti e anti-Pisapia. Un anno dopo: il terzo polo è sui banchi dell’opposizione ma Tabacci (sempre coordinatore regionale Api) è l’assessore al Bilancio della giunta arancione, Bruno Rota è diventato presidente di Atm e pochi giorni fa - scatenando la rivolta anche di Idv e sinistra radicale - proprio Montalbetti, commissario cittadino Api, è stato nominato nel cda di Sacbo che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio. Per inciso, nella settimana in cui Tabacci mette a punto l’asta per gli scali milanesi, tempismo imperfetto. Mentre prova a catturare i centristi e giura che «è finita l’era della spartizione partitocratica», in 5 mesi di governo il sindaco Giuliano Pisapia non ha ancora perorato la causa dei precari storici, ma tra Palazzo Marino e partecipate riesce a piazzare con precisione scientifica esponenti e supporter della campagna elettorale.
L’ultimo della serie è il caso Sacbo. Oltre a Montalbetti siederà nel cda Yvonne Messi, esponente del centrosinistra. Non bastava un posto all’Aler per Luca Beltrami Gadola, che dalle colonne di Repubblica ha sparato a raffica contro Pgt e giunta Moratti. Due giorni fa Pisapia lo ha scelto tra i 5 esperti del Comitato anti-mafia, incarico non retribuito ma di prestigio. Firmata una collaborazione gratuita ma strettissima per 5 anni anche a Milly Moratti, «trombata» alle comunali, e al coordinatore dei comitati «arancioni» Paolo Limonta. Assunti via via in Comune il Pd Davide Corritore (direttore generale), il Pd e portavoce della campagna Maurizio Baruffi (capo di gabinetto del sindaco), l’ex Rifondazione oggi Sel Gianni Confalonieri (ufficio di gabinetto), tra i supporter che hanno trovato posto nello staff ristretto del sindaco o negli assessorati, Caterina Sarfatti, Antonio Bisignano (attivo nel laboratorio del Pd di Change Milano), Franca Caffa e Ana Victoria Arruabarrena (dai comitati x Pisapia), l’ideatore del concerto davanti alla Centrale in campagna Tommaso Sacchi, Luca Stanzione (ex Rifondazione passato a Sel), il giovane del Pd Cosimo Palazzo. Nell’ufficio di Tabacci ha un incarico il terzopolista Isidoro Spirolazzi.
Tagli di facciata a Milano Ristorazione, dove a fine settembre il sindaco ha nominato il nuovo cda eliminando due poltrone rispetto al vecchio board. Peccato che giusto qualche giorno fa lo stesso consiglio abbia assunto un direttore generale (figura che l’ex giunta aveva eliminato) e il posto è andato ad Alberto Ferrari (già pensionato, percepirà 60mila euro all’anno) candidato nel Pd alle comunali. Nella segreteria regionale dei Democratici fino al 2010 era anche Maria Berrini, nominata presidente di Amat. Già membro del «Comitato per il 51» creato da Piero Bassetti e Valerio Onida (anche loro consulenti gratuiti) per appoggiare Pisapia anche Francesca Crippa Floriani, ora nel cda del Pat come il radicale Marcello Crivellini.
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