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Pomigliano, corteo dei lavoratori contro Fiat e governo Monti

Cinquemila operai cantano Bella Ciao e protestano contro Marchionne. Il leader di Sel contestato dai centri sociali. Insulti a Di Pietro: "Dove hai messo le case, buffone?"

Pomigliano, corteo dei lavoratori contro Fiat e governo Monti

Sulle note di Bella ciao, intonate da una parte dei 19 operai della Fiom che attendono l’assunzione nella newco Fabbrica Italia Pomigliano, sono arrivati in piazza Primavera a Pomigliano d’Arco (Napoli) le prime centinaia di manifestanti che partecipano al corteo organizzato dalla Fiom, il sindacato metalmeccanici della Cgil.

Al corte, oltre a Maurizio Landini, in testa al corteo, partecipano anche il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, il leader Idv Antonio Di Pietro, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il governatore pugliese Nichi Vendola e Paolo Ferraro di Rifondazione Comunista. Le migliaia di lavoratori che stanno sfilando per le vie della città intonano slogan contro il ministro Elsa Fornero, contro il premier Mario Monti e contro l'ad Fiat, Sergio Marchionne.

Ma a essere contestati sono stati anche Vendola, incalzato da militanti dei centri sociali, in particolare da Insurgencia, al grido di: "O col Pd o rivolta". Insulti anche ad Antonio Di Pietro. "Le case dove le hai messe, buffone?", gli hanno gridato alcuni manifestanti.

Lo stesso leader Idv non ha perso occasione per bacchettare nuovamente il Partito Democratico affermando che "Qui vedo tanta ipocrisia, i partiti che votano le leggi di Monti sono qui a manifestare contro le leggi di Monti".

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