da Milano
Per lamministratore delegato Tommaso Pompei i problemi finanziari, grazie anche alle dismissioni in Olanda e Cecoslovacchia, sono finiti. Ma ieri Tiscali, il provider sardo controllato da Renato Soru, ha lasciato sul terreno il 3,06 per cento. Gli analisti sono scettici sul nuovo piano triennale presentato da Pompei con un ritorno allutile previsto solo nel 2008. «Il piano non sembra molto credibile - dice un analista - perché i target del 2007 sono molto conservativi, mentre quelli del 2008-2010 sono decisamente aggressivi e poco realizzabili». Un ulteriore elemento di delusione, secondo un operatore, deriva dal fatto che il mercato si aspettava un annuncio per la cessione della controllata tedesca, mentre Pompei si è limitato a dire che la vendita è molto vicina. Inoltre, è stata smentita la possibile acquisizione di Elitel, società italiana di tlc. Ma non solo Pompei ha anche specificato che non ci sono acquisizioni in vista. Il piano prevede la concentrazione del core business in Gran Bretagna e in Italia.
Gli obiettivi finanziari puntano a registrare un utile netto e a generare cassa nel 2008, a fronte di ricavi previsti in crescita del 20% annuo fino a superare gli 1,4 miliardi nel 2010 contro i 688 milioni previsti nel 2006. Loperatore sardo punta a posizionarsi come fornitore di servizi integrati di tlc e media. «Per questo faremo anche in Italia un accordo con Sky - ha detto Pompei - dopo quello in Gran Bretagna dove già siamo presenti con la televisione via Internet grazie allacquisto di Homechoice». Il lancio della tv via Internet in Italia è previsto per il 2007. DallInghilterra arriveranno tecnologia e decoder. Infine, ha pesato anche la vendita di Aol Uk che si è realizzata a una cifra nettamente inferiore alle attese.
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