Stangata in arrivo per le famiglie in partenza per i ponti di primavera. La benzina continua a salire e tocca il nuovo record di 1,918 euro al litro, portando il prezzo di un pieno per una macchina di media cilindrata a ben 96 euro, contro i circa 80 dello stesso periodo dello scorso anno: in dodici mesi lincremento è dunque di un 20% tondo tondo. Il record di ieri spetta alla Shell che, secondo le rilevazioni di Staffetta quotidiana, ha portato il prezzo della verde a 1,918 euro al litro, subito seguita dalla Q8, ferma un millesimo prima, a 1,917. A parziale consolazione cè landamento in controtendenza del diesel, con i ribassi annunciati da Eni, Esso e Shell, che hanno ridotto i prezzi consigliati di 0,5 centesimi al litro: il prezzo massimo si attesta così a 1,788 euro. Contro gli aumenti è subito insorto il Codacons: «Il calo delle quotazioni del petrolio registrato oggi, al quale avrebbe dovuto corrispondere una riduzione dei prezzi della benzina alla pompa che, al contrario, sono saliti, non può non far nascere il sospetto di speculazioni legate ai viaggi degli italiani». Ma quello dei prezzi non è lunico fronte aperto: gli automobilisti si troveranno presto ad affrontare un ulteriore problema, quello dei pagamenti.
Lassociazione dei gestori considera infatti «grave e inaccettabile» il comportamento di alcune banche in merito alle transazioni inferiori a 100 euro che, se eseguite con carte di pagamento, non dovrebbero prevedere un costo aggiuntivo. Secondo la Faib, infatti, «con decisione unilaterale» gli istituti hanno interrotto il servizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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