Quasi mille medici e ricercatori di 40 diversi Paesi hanno partecipato alla Winter Academy 2009, che si è svolta in Engadina, a Saint Moritz. Oncologi e dermatologi hanno analizzato i frutti della ricerca più avanzata ed i risultati acquisiti dalle cure più innovative. Si è gettato inoltre un ponte tra Europa, Paesi Arabi e dellEst Europa. Uno degli scopi di Winter Academy è proprio quello di coinvolgere nel mondo scientifico europeo altri Paesi con realtà ed esperienze cliniche diverse. È un arricchimento reciproco anche perché alcuni di questi Paesi emergenti sono molto impegnati nella ricerca e nella costruzione di Centri di eccellenza di primo livello. In Giordania, ad Amman, esiste da dieci anni il King Hussein cancer center, ora, proprio accanto a questo complesso sta per sorgere il più grande centro di ricerca oncologica dei Paesi Arabi, dove si farà ricerca di base, clinica e molta prevenzione. Per questo Centro, allavanguardia secondo tutti gli standard internazionali, sono già stati investiti 460 milioni di dollari, grazie ad un finanziamento dovuto anche ad un motivo storico: re Hussein di Giordania, padre dellattuale sovrano, morì proprio di cancro. Una sventura che ha stimolato questa particolare sensibilità nei confronti delloncologia.
Allincontro scientifico di Saint Moritz ha partecipato Sami Khatib, direttore dellOffice of Cancer planning al King Hussein Institute for Biotechnology, segretario generale della Associazione araba contro il cancro, ed una autorità scientifica. Numerose le novità presentate nei giorni scorsi alla Winter Academy. Tra queste un nuovo farmaco biologico per i casi di psoriasi resistenti agli anticorpi monoclonali: lustekinumab, attivo contro linterleukina 12 e linterleukina 23 che sarà disponibile in Italia verso la fine dellanno. Poi il resveratrolo, sostanza contenuta nella buccia delluva nera di cui era nota lazione benefica a livello cardiovascolare, e che ora si è dimostrata attiva contro i tumori della pelle. Lo studio è stato condotto dalluniversità di Firenze. È stata presentata una terapia combinata contro la vitiligine: in sei mesi risolve il 90% dei casi, con una ripigmentazione del 75%. Lo dimostra uno studio italiano, condotto su 500 pazienti. La terapia prevede microfototerapia con Uvb a banda stretta e creme cortisoniche a base di inibitori della calcineurina.
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