«Saper accogliere le diversità come Gesù venuto a riunire gli uomini di tutte le nazioni»: così il Papa ha salutato i pellegrini francesi. «Cari genitori - ha detto Benedetto XVI, sempre in francese, al termine dellAngelus - possiate educare i vostri figli alla fraternità universale». Comè noto, la Francia ha avviato nei giorni scorsi il rimpatrio dei rom irregolari verso la Romania. «Dio - ha aggiunto - abbassa i superbi e i potenti di questo mondo e innalza gli umili». «La Madonna - ha spiegato il pontefice prima dellAngelus - è lesempio perfetto di tale verità evangelica». Nel giorno in cui la Chiesa venera la Vergine Maria col titolo di «Regina», Benedetto XVI ha dunque voluto porre laccento sullodierno passo evangelico in cui Gesù afferma che «vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». È questa una tipica espressione di Cristo, riportata più volte dagli Evangelisti - anche con formule similari -, «perché evidentemente riflette un tema caro alla sua predicazione profetica», ha detto il Papa prima della recita dellAngelus, parlando ai fedeli riuniti nel cortile interno del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. «La piccola e semplice fanciulla di Nazaret - ha poi aggiunto - è diventata la Regina del mondo! Questa è una delle meraviglie che rivelano il cuore di Dio». «Luomo - ha osservato il Pontefice - è spesso tentato di fermarsi alle cose piccole, a quelle che danno una soddisfazione ed un piacere a buon mercato, a quelle che appagano per un momento, cose tanto facili da ottenere, quanto ultimamente illusorie. Luomo sa che non può rispondere da solo ai propri bisogni. Per quanto si illuda di essere autosufficiente, egli sperimenta che non può bastare a se stesso. Ha bisogno di aprirsi ad altro, a qualcosa o a qualcuno, che possa donargli ciò che gli manca. Deve, per così dire, uscire da se stesso verso ciò che sia in grado di colmare lampiezza del suo desiderio».
Le parole del Papa hanno innescato anche reazioni politiche. «Le parole del Papa condannano senza appello ogni discriminazione nei confronti di chi emigra dal proprio Paese per fuggire da guerre e fame e, di conseguenza, esprimono un giudizio chiaramente negativo nei confronti di chi, come la Lega, criminalizza il fenomeno dellimmigrazione fomentando lintolleranza». Lo afferma il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, il quale sottolinea che «quello lanciato da Benedetto XVI allAngelus è un monito forte e chiaro, che suggerisce un deciso cambio di rotta alla politica adottata del governo e dettata dal Carroccio. La xenofobia leghista sta trasformando lItalia in un Paese sempre più intollerante e razzista ed è grave che nel Pdl non si avverta, salvo qualche eccezione, il dovere di mettere un argine a questa deriva.
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