da Lodi
Il destino dellex ad Gianpiero Fiorani e della sua squadra si deciderà il 9 giugno. La palla è nelle mani dellassemblea dei soci a cui il cda sottoporrà la richiesta di azione di responsabilità, legata allinchiesta Antonveneta, proposta nelle scorse settimane. La decisione del board su Fiorani è scaturita come reazione allatteggiamento del banchiere che avrebbe «assunto iniziative e prese di posizione allarmanti e molto diverse da quelle che avevano caratterizzato in precedenza i suoi atti». Nella relazione che verrà presentata allassemblea, di cui il Giornale è entrato in possesso, viene poi rimarcato che «fino a marzo di questanno», il comportamento di Fiorani «era stato accompagnato da ampie confessioni e assunzioni di responsabilità, con dichiarazioni anche rassicuranti circa i suoi intenti verso la banca cui si dichiarava disposto a risarcire il pregiudizio arrecato».
Poi il cambio di rotta: «Nelle ultime settimane, viceversa - si legge - Fiorani ha posto in essere atti di trasferimento della proprietà di propri beni in favore di familiari. Ha diretto missive alla banca con caratteri di ultimatum, anche sconfessando lattività fino ad allora svolta dai propri legali». È così che il cda ha deciso di muoversi e in fretta.
A quanto pare Fiorani ritiene la situazione un malinteso, mentre al riguardo lattuale ad Divo Gronchi commenta: «La proposta di azione di responsabilità è stata un atto dovuto ma è quasi scontato che si vedrà di buon occhio lofferta di transazione che, prevediamo, lex ad vorrà eventualmente presentare. Abbiamo voluto che latto arrivasse prima della fusione per chiudere unera.
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