Popolare Intra, sprint finale per l’alleato

da Verbania

La Popolare Intra entra nella fase finale di scelta del partner per un’aggregazione e rinnova, con giudizio, il consiglio approvando la lista degli otto consiglieri frutto dell’accordo tra il presidente Cesare Ponti e gli esponenti del territorio. All’assemblea dei soci svoltasi a Verbania la lista aggiuntiva formata da soli tre nomi e presentata all’ultimo momento ha raccolto soli pochi voti e gli azionisti hanno così votato gli otto consiglieri della lista principale, cinque dei quali come il vicepresidente Ernesto Paolillo già cooptati nel consiglio. Approvato, inoltre, a larga maggioranza il bilancio 2005 chiuso con una perdita di 123 milioni a seguito degli accantonamenti per la vicenda Finpart, vicenda che ha portato all’azione di responsabilità, votata anch’essa dai soci, contro l’ex direttore generale Giovanni Brumana. Ora il consiglio si riunirà il 15 maggio ma appare chiaro che l’attuale presidente, l’industriale dell’aceto Cesare Ponti, rimarrà al suo posto per gestire il delicato progetto di «autonomia condivisa». Cambiare ora la governance, fanno notare alcuni osservatori, non sarebbe utile visto che cambiamenti saranno comunque effettuati dopo l’aggregazione con il nuovo partner. Su questo fronte, dopo la prima selezione svolta dall’advisor Mediobanca, rimangono in lizza Popolare Vicenza, Popolare Verona e Novara, Credito Valtellinese e Veneto Banca.

Nei prossimi giorni ci sarà la due diligence e una decisione avverrà entro giugno per essere poi sottoposta alle assemblee entro luglio. Secondo il presidente Ponti le banche in lizza sono tutte valide ma esprimono filosofie e progetti diversi. In ogni caso, ha rimarcato il presidente, «siamo noi a scegliere e non a subire il partner».

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