Il popolo di internet: nella capitale troppi alberghi-topaia

TRIP-ADVISOR Sondaggio del sito: tra i 10 hotel più deludenti cinque sono a Roma

A giudicare dalla top ten degli alberghi più sporchi d’Italia i turisti in visita nella Capitale rischiano davvero brutto. Consultando la singolare classifica, disponibile on-line sul sito TripAdvisor, la community dedicata ai viaggi più cliccata del web, scopriamo che dei dieci hotel presenti in graduatoria ben cinque si trovano a Roma. Il peggiore dei quali si è aggiudicato il secondo gradino del poco ambito podio. Siamo a piazza della Repubblica, in pieno centro, in un tre stelle massacrato da recensioni al vetriolo da parte di chi ci ha soggiornato nel 2009: «L’ascensore è della seconda guerra mondiale e per giunta è quasi sempre inutilizzabile», fa notare un utente di TripAdvisor. Male anche la colazione, che secondo un viaggiatore lascia parecchio a desiderare, se è vero che «il succo d'arancia è allungato con l’acqua». «Per non parlare del personale - insiste un altro ancora - che a stento conosce l'italiano. Ma, visto che la struttura è gestita da cinesi, c’è poco da stupirsi».
La top ten degli alberghi-topaia si basa proprio sulle testimonianze inviate dagli utenti di TripAdvisor. Testimonianze, tuttavia, che a volte si contraddicono tra loro. E così forse sarebbe meglio prendere la classifica in questione con le dovute riserve. L’albergo al quarto posto, in via Massimo d'Azeglio (zona Termini) ne è la prova. «È stata la nostra salvezza - ha lasciato scritto Adalgisa -. Dopo essere stati in un bed and breakfast da incubo in viale Trastevere siamo arrivati in questo hotel dove abbiamo trovato un ambiente caldo e accogliente. Le camere erano pulite e tutto era come doveva essere». La recensione risale allo scorso dicembre. Otto mesi prima qualcun altro aveva scritto tutto il contrario: «Chiudetelo - esordiva Emily ad aprile - delle tre stelle che ha non ne merita neanche una. Le camere sono orrende, la tv è rotta, i mobili oleosi e per finire l’acqua che esce dal rubinetto è rossa». Difficile però dire da cosa dipenda il divario tra un giudizio è l’altro.
Quel che è certo è che la classifica stilata da TripAdvisor non è piaciuta agli addetti ai lavori. Tanto che Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, non esclude di ricorrere alle vie legali contro la popolare community di viaggi online. «Non siamo affatto d’accordo con i criteri di valutazione usati da TripAdvisor - spiega - si tratta di una classifica soggettiva basata sui commenti degli utenti». Commenti che per di più sono spesso totalmente anonimi.

«Chiunque vuole può collegarsi al sito e scrivere una recensione su un hotel qualsiasi senza che nessuno si prenda la briga di verificare se ci sia stato o meno - prosegue Roscioli - per questo trovo estremamente inattendibile una classifica di questo tipo, che rischia seriamente di penalizzare una struttura senza motivo».

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