(...) che avevano Berlinguer e Zaccagnini, quelli sì uomini di Stato. E, se per il leader dc senzaltro è vero, per quello comunista e in genere per i capi del Pci, andrebbe precisato di quale Stato. Ma questa è unaltra storia che ci porterebbe troppo lontano.
Sta di fatto che, comunque, il comizio di Franceschini è stato molto istruttivo. A partire dal palco su cui campeggiava la scritta, rudimentale ma illuminante, «A Rieu gha femmo», versione nostrana del «Si può fare» e dello «Yes, we can». Per arrivare alla traduzione ligure del programma, iniziato con quaranta minuti di ritardo per il traffico fra Bolzaneto e Rivarolo, quasi una nemesi per chi ha sempre bloccato le infrastrutture in città. E quando il viceWalter ha spiegato che la Liguria e lItalia sono la porta dEuropa per le merci e che il Terzo Valico è indispensabile, è stato bravo e convincente, sembrava proprio Gigi Grillo. Solo, in ritardo di qualche anno sulloriginale.
Eppure, nonostante la copia sia sempre meno credibile di chi ha il copyright, da Franceschini (e da Veltroni e da Giordano) cè da imparare. Cè da imparare ad andare anche in periferia, a sentire gli umori popolari. Certo, Sandro Biasotti - che non si è mai stancato di farlo - da oggi torna a girare per mercati. Certo, Roberto Cassinelli ha progettato una campagna da uomo da marciapiede.
Il «Popolo» ora vada in mezzo al popolo
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