Il popolo di Silvio si mobilita: "Non mollare, parola alle urne"

Dalla pagina Facebook ai siti del centrodestra i militanti del Pdl non si rassegnano. E temono la pressione fiscale: "Non si può sostenere chi vuole patrimoniale e Ici"

Il popolo di Silvio si mobilita: "Non mollare, parola alle urne"

Il popolo del Pdl non ci sta e non si arren­de. Da quando le dimissioni di Berlusconi so­no diventate certe, simpatizzanti e militanti si sono riversati sulla pagina Facebook del Ca­valiere, sui siti del centrodestra e anche su quello del Giornale.it per chiedergli di non mollare e di non accettare il governo Monti. Il parere è unanime: si vada subito a votare, il popolo è sovrano.

Sgomento, rabbia e voglia di dare la carica a Berlusconi nei post: «Non dimetterti», «Re­sta con noi», «Non tradirci votando Monti», «Andiamo al voto», incalzano i fan che in que­ste ore hanno preso d’assalto la sua pagina sul social network . E sul nostro sito il ritornel­lo è lo stesso: «Presidente Berlusconi, visto che i tesserati del Pdl sono 1.200.000 perché non chiedere il loro parere?», scrive Dario40.

In realtà il tenore dei commenti è lo stesso da giorni e le parole chiave del popolo di centro­destra sono chiare: «golpe», «fregatura», «ri­baltone », «elezioni». Gli irriducibili non si ras­segnano alla «tecnoburocrazia». Chi ha vota­to per Berlusconi non vuole vedere né tecnici né politici di sinistra al governo e si sfoga in re­te: «Un nuovo esecutivo è un ribaltone! Non avrei mai detto di essere d’accordo con Di Pie­tro, devo ammettere che ha ragione lui così come la Lega. Convinca il Pdl ad andare alle elezioni subito», scrive Carla Giansante su Fa­cebook. «Non meritiamo tutto questo. Lei lo ha insegnato, gli italiani devono eleggere i propri rappresentanti... il popolo è sovrano», ribadisce su Facebook Luigi de Mucci. Qual­cuno però apre uno spiraglio, purché ci siano paletti e condizioni: «Appoggiare il governo Monti chiedendo come conditio sine qua non la esclusione di Fini», scrive Guido Calbi sul sito del Pdl.

E i toni si inaspriscono quando si parla del­­l’economista destinato a Palazzo Chigi: «Ma­rio Monti? Lo squalo dell’alta finanza partori­to da Yale? », si chiede Dario Marlyn sulla pagi­na Facebook , mentre Giovanni Lenzi sul sito del Pdl prevede: «Se il Pdl dovesse disgraziata­mente supportare un governo Monti sareb­be la fine del partito. Come si fa ad appoggia­re chi varerà una patrimoniale, di nuovo l’Ici?».Il secondo incubo in cima all’agenda è la pressione fiscale. Ivonne sul sito Pdl am­mette le sue paure: «Vedrete che la cosiddet­ta macelleria sociale se fatta da Monti diven­terà necessaria e condivisibile... ». E Angel, si­to Pdl: «Silvio non mollarci nelle mani delle sanguisughe, liberati dai corpi estranei e an­diamo alle elezioni senza perdere tempo con i mezzucci dei soliti furbetti rossi».

Insomma, no ai poteri forti che

vogliono scalzare la vo­lontà popolare. Acsel Ros, su Facebook : «Ma­rio Monti è di Goldman Sachs. Tutto, ma Ma­rio Monti no! Ora deve decidere il popolo!».

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