Porsche Macan, rivoluzione tedesca

Ha sembianze da Sport utility compatta, ma sottopelle vanta dotazioni tecniche da supercar. Debutta con tre motori 6 cilindri a V: 3.0 td da 258 cv oppure 3.0 (340 cv) e 3.6 (400 cv) biturbo a benzina

Porsche Macan, rivoluzione tedesca

Ha debuttato al Salone di Los Angeles la baby Suv Porsche. È la prima Sport utility nata per gratificare quanto una sportiva pura grazie alla trazione integrale permanente che favorisce nettamente la spinta al posteriore. Condivide con la “cugina” Audi Q5 il pianale e lo schema delle sospensioni, ma l’assetto è decisamente più rigido e ribassato di 20 mm.

Più corta di 18 cm della sorella maggiore Cayenne, adotta propulsori V6 sovralimentati a iniezione diretta. Due i benzina: 3.0 biturbo da 340 cv (Macan S) e 3.6 biturbo da 400 cv (Macan Turbo). Cilindrata di 2.967 cc per l’unico td disponibile (Macan S Diesel), accreditato di 258 cv e d’una percorrenza media di 16,4 km/l. Tutti i motori sono abbinati alla trasmissione automatica a doppia frizione PDK a 7 rapporti (di serie).

La versione Turbo, top di gamma, scatta da 0 a 100 km/h in 4,6”.

Un tempo straordinario che conferma come Macan sia la declinazione Suv della supercar 911, icona Porsche. È una sportiva vera camuffata da Sport utility.

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