Porte aperte ai tesori privati

L’occasione è ghiotta per addetti ai lavori, collezionisti, esperti d’arte, giovani artisti, ma anche e soprattutto per i milanesi: alcuni tra i più grandi collezionisti di arte moderna e contemporanea aprono le porte di case private e gallerie esclusive al pubblico in occasione dell’Art For Business Forum 2007. Le visite alle collezioni si svolgeranno stasera e domani sera su iscrizione (per informazioni: www.artforbusiness.it), dalle 19 in poi, in alcune tra le più belle case di Milano, in cui quadri, disegni, schizzi, sculture e fotografie trovano posto grazie all’amore e al gusto di collezionisti che da anni alimentano con nuove acquisizioni un patrimonio inestimabile.
«La mia collezione - ci spiega una di questi acquirenti d’arte, Patrizia Brusarosco - nasce dalla conoscenza di giovani artisti contemporanei fatta in occasione dell’apertura, nel 1991, dello Spazio Viafarini, di cui sono fondatrice. Si tratta di uno spazio non profit, che da aprile si trasferirà alla Fabbrica del Vapore, per promuovere l’arte contemporanea, creato insieme ad alcuni artisti che oggi sono affermati in tutto il mondo, come Maurizio Cattelan e Vanessa Beecroft. I visitatori dell’Art For Business potranno vedere circa un centinaio di disegni legati all’attività di giovani emergenti o affermati sia italiani che stranieri, tra cui Massimo Kaufmann, Alessandro Pessoli, Stefano Arienti, Marco Cingolani».
Di tutt’altra composizione la collezione di Claudia Gianferrari, collezionista di lunga tradizione familiare: «Ho ereditato un terzo della collezione di mio padre - racconta - che negli anni ho arricchito e modificato. In queste due serate i milanesi potranno vedere le 44 opere d’arte del Novecento di cui si compone ora per l’ultima volta nella loro sede originale in quanto dalla primavera verranno trasferite a Villa Necchi Campiglio in via Mozart, poiché le ho donate al Fai perché siano di godimento per il pubblico. Si tratta di grandi capolavori: il più grande olio su tela di Fioroni, del 1929, due De Chirico degli anni Venti, due Morandi, due straordinarie sculture di Arturo Martini, che erano di mio padre. Sto già pensando a come ricostituire una nuova collezione: compro sempre, non posso fare a meno di stare con l’arte».
Un altro contributo importante alle serate lo dà Silvana Turzio, docente universitaria che da venticinque anni colleziona fotografia e che metterà a disposizione del pubblico opere di Gabriele Basilico, Antonio Biasucci, Cindy Shermann, Greg Araki, oltre ad antiche litofanie: «Feci io la prima mostra di Basilico a Parigi. Come ho cominciato? Molto semplicemente comprando foto che mi piacevano finché non sono diventata un’esperta».
Tra le aperture straordinarie anche quella della collezione di arte contemporanea di Deutsche Bank, che con 50mila opere in tutto il mondo si posiziona al primo posto tra i collezionisti corporate di arte contemporanea. «La collezione che ha sede nel palazzo della Bicocca, si compone di circa 200 opere» ci spiega Rita Borgo, responsabile della Communications Italia della Banca. «Lo scopo è quello di far vivere le opere nei luoghi di lavoro, perché i dipendenti possano interagire con esse e trarne stimolo di crescita culturale.

Quando abbiamo aperto la collezione al pubblico la prima volta, circa un mese fa, abbiamo avuto circa mille visitatori in un giorno. La collezione rappresenta anche uno dei pochi nuclei di aggregazione artistica in un quartiere ancora in evoluzione come quello della Bicocca, al cui sviluppo vorremmo contribuire».

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