Porto di Pegli, i politici bocciano i residenti

Porto di Pegli, i politici bocciano i residenti

Francesco Gambaro

Fumata bianca dalla circoscrizione Ponente al nuovo porticciolo turistico di Pegli nell'area compresa tra il Risveglio e i Bagni Castelluccio. Umore nero tra i residenti, che l'altra sera hanno seguito con il fiato sospeso la seduta del parlamentino e alla fine hanno «ingoiato» la proposta di un approdo per la nautica meno gradita dal punto di vista ambientale. All'ordine del giorno, infatti, c'era l'approvazione di uno dei tre progetti di porto turistico per la costa di Pegli. Dopo una seduta durata tre ore abbondanti, la circoscrizione ha scelto il progetto della «Porto Pegli s.r.l» bocciando gli altri due, «Marina di Castelluccio» e «Marina Service s.p.a». Immediata (e pepata) la reazione della gente, soprattutto degli abitanti di via Zaccaria che avrebbero preferito un progetto di minore impatto ambientale. «Abbiamo lottato con le unghie e con i denti per salvare questo lembo di mare dall'avanzamento del V.t.e - attacca Enza Germano del comitato quartiere Risveglio - Ora, invece, dovremo sopportare una piazza di 6 mila quadrati con più di 500 posti auto». Ma andiamo con ordine. Che la seduta di mercoledì non sarebbe stata una passeggiata, si sapeva fin dalla settimana scorsa quando la decisione del parlamentino sul nuovo porticciolo era stata sospesa, dopo la zuffa scoppiata tra consiglieri e abitanti. Due sere fa è andata un po' meglio. La presenza di un paio di carabinieri appostati sull'uscio della sala ha «raffreddato» gli spiriti più esagitati.
Su decisione dei capigruppo, la seduta è stata sospesa per lasciare la parola ai residenti. I quali hanno snocciolato i motivi del loro dissenso verso il progetto «Porto Pegli». Così Bruno Marcenaro: «La gente di Pegli ha lottato aspramente per avere una passeggiata e un porticciolo turistico. Non possiamo accettare una piazza di queste dimensioni che farebbe aumentare in modo esagerato le volumetrie dei riempimenti. Senza considerare le ripercussioni negative sulla viabilità della zona». Poi la palla è passata ai consiglieri. Duro con i suoi colleghi Ildo Caneva (An): «Avevamo preso l'impegno di sviluppare il progetto con tutti i cittadini. Non è andata così». Applausi dal pubblico, bisbigli dalla maggioranza. Il coordinatore commissione urbanistica, Mauro Avvenente, difende le scelte del parlamentino: «Il progetto Marina Service è stato bocciato perché prevede volumetrie molto consistenti davanti alle case di via Zaccaria e una serie eccessiva di attività commerciali». Disco rosso anche al progetto Marina di Castelluccio in quanto «non contempla posteggi pubblici nel porticciolo». Di qui la scelta dell'affresco disegnato dalla Porto Pegli, «purché - come si legge nelle prescrizioni allegate al parere della circoscrizione - le dimensioni della piazza in fregio a via Zaccaria siano ridotte di un terzo». Rosa Morlè (Rifondazione comunista) insorge: «Ci voleva un'assemblea con la gente per consentire a tutti di visionare i progetti». «Brava, brava», urla la folla. La Morlè insiste: «Così sotto le finestre di via Zaccaria transiteranno 500 auto al giorno». Altri applausi. Alle 23.

30 il progetto Porto Pegli è messo ai voti: favorevoli Ds, Margherita, Gruppo misto e Forza Italia, contraria Rifondazione. Astenuti Lega Nord e Liguria Nuova. Presente, ma non votante An. La gente promette battaglia: «Ora faremo un esposto alla Procura della Repubblica perché nel Piano regolatore comunale non era prevista nessuna piazza».

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