"Porto Rubino", un'oasi della musica davvero d'autore

La rassegna ha ospitato in Puglia alcuni degli artisti pop più creativi. Come Colapesce e Dimartino

"Porto Rubino", un'oasi della musica davvero d'autore
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Basta andarci. Basta assistere anche solo uno dei concerti di Porto Rubino per rendersi conto che è una parentesi d'autore nel panorama molto omologato della musica estiva. Porto Rubino è un Festival inventato sei anni fa da Renzo Rubino (foto), cantautore ribelle, antitetico alle regole, sganciato dal conformismo. Ha fatto qualche Sanremo, ha incassato applausi e riconoscimenti, ha pubblicato un disco - l'ultimo che si intitola Il silenzio fa boom - che ha registrato con una «banda d'autore» con l'aiuto del produttore Taketo Gohara e del maestro jazz Mauro Ottolini. Ma si è anche conquistato un posto sotto i riflettori grazie a questa serie di concerti che ogni anno raccolgono in Puglia il meglio dei cantautori, dei creatori, dei compositori che fanno musica sganciata dalle urgenze dello streaming o dal feroce condizionamento dei social. Anche quest'anno è stato così grazie a serate di musica sulla tolda di una barca attraccata nei porti di Vieste, Giovinazzo, Monopoli e Tricase. Serate divise per temi. Quella dedicata ai Poeti come Colapesce e Dimartino, ai Pirati come Piero Pelù e Nada, alle Sirene come Arisa, Gaia, Drusilla Foer e Ditonellapiaga e, infine, quella dedicata alla Rosa dei Venti con Malika Ayane e Lucio Corsi, tra gli altri. «Lo spirito di Porto Rubino è decisamente l'accoglienza visto che si fa in un porto che è un luogo di grande diversità», spiega Renzo Rubino in grande forma, pronto a una ulteriore evoluzione stilistica.

«Qui gli artisti sono attenti e rispettosi, sanno che si devono esibire in acustico, rivoluzionare le loro schede tecniche e si adattano senza problemi».

Il risultato degli show, ad esempio quello di Monopoli in una serata di caldo invadente, è divertente ma soprattutto strabiliante, in netta controtendenza con la serialità di tanto pop. A Porto Rubino si improvvisa, si duetta, si creano persino le basi di nuova musica. Un esperimento raro ma vincente.

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