Cortina dAmpezzo. «Non mi importa se dovrò dimettermi da consulente di Palazzo Chigi. Il mio partito è e sarà comunque sempre Forza Italia e Silvio Berlusconi ha lobbligo di riprendersi fino allultima goccia di leadership che si è guadagnato». Renato Brunetta è intervenuto ieri al convegno degli azzurri del Veneto, a Cortina dAmpezzo, con toni più pacati di quelli usati venerdì a Gubbio, dove leuroparlamentare aveva criticato Gianni Letta e il ministro dellEconomia Siniscalco.
«Lho fatto in ragione della mia lealtà totale al partito e al mio presidente - ha spiegato -. Tanto sono leale quanto sono libero di dire la mia verità, che è la verità anche di gran parte dei militanti di Forza Italia. Il mandato di consigliere economico è fiduciario e lo rimetterò un minuto dopo che me lo chiederà il premier. Metto ben volentieri a disposizione questo mandato pur di mantenere la mia libertà».
Brunetta ha anche fotografato la situazione economica italiana rilevando che lesecutivo Berlusconi sta «pagando il buco riformatore degli anni 90» e soprattutto «lopposizione forsennata» dei sindacati e della sinistra.