Le Poste fanno la banca? Ottimo, ma non si scordino di consegnare le lettere...

Caro Direttore,
vorrei scrivere per segnalare la situazione delle poste nel paese di Trana. Sull'efficienza dell'ufficio postale, a parte una mancanza di cortesia, stendo un velo pietoso; tocca ad altri raccontare le loro esperienze negative. Noi siamo residenti nella Borgata Pianca di Trana e durante l'inverno ci trasferiamo in Liguria per motivi di salute. Per poter ricevere la posta ci era stato consigliato il servizio di «seguimi», così abbiamo fatto un contratto di 6 mesi, pagando circa 2 euro. A fine ottobre siamo partiti per la Liguria. Dopo 3 settimane, non è arrivata neanche una lettera, così ho chiesto alla nostra vicina di guardare nella buca delle lettere. La posta era lì. Ho telefonato all'ufficio postale di Trana chiedendo come mai non inoltravano la posta in Liguria. Risposta? Ah, informerò il postino! Bene, per un mese circa, la posta ci ha seguito. Da gennaio, di nuovo niente posta. La bolletta Rai, l'estratto conto di fine anno dalla banca, la bolletta Inail che aspettavamo, non arrivano. Telefoniamo alla vicina che ci dice che questa volta la posta non è neanche nella nostra buca delle lettere. Sparita del tutto! Nuova telefonata all'ufficio postale di Trana che dice che non è più di loro competenza ma bisogna parlare con l'ufficio di Piossasco. Telefono all'ufficio di Piossasco e di nuovo mi dicono che «il postino verrà informato». Aspettiamo fiduciosi. Niente, non arriva niente. Telefono di nuovo e parlo con il responsabile dello smistamento a Piossasco che mi informa che hanno avuto un postino "disastroso" che verrà licenziato. Ci penserà lui a farci arrivare la posta. Siamo a marzo e continua a non arrivare niente. In aprile la posta viene consegnata di nuovo nella buca delle lettere a Trana. A fine aprile veniamo a casa e la posta, dal 1° maggio a contratto scaduto, viene inoltrata in Liguria. Altra telefonata per fare smettere il «seguimi»! Comunque, a questo punto abbiamo una nuova postina che nei primi giorni del suo servizio è stata pesantemente insultata per l'operato del postino "disastroso" che l’ha preceduta (a diverse persone a cui la posta non è mai arrivata, è stata tagliata le corrente e/o il telefono) ma con gentilezza e pazienza ha imparato la zona e il lavoro e ora abbiamo una postina gentile e la posta arriva regolarmente. Ma a fine giugno la manderanno via perché scadono i tre mesi. E verrà un altro postino che dovrà imparare tutto da zero e magari sarà come il postino disastroso di prima. Come è possibile che una postina brava e a cui piace il suo lavoro venga mandata via? Cosa si può fare per mantenerla al suo posto, visto che lavora bene, ha 33 anni e due figli e rimarrà disoccupata? Per anni avevamo lo stesso postino e mai un problema. Con persone come questa nuova postina potremmo tornare ad avere un servizio efficiente. Le Poste fanno banca, negozio e quant'altro, ma non sono più capaci di svolgere il servizio basilare di distribuzione delle lettere.

Accorato appello al dottor Massimo Sarni, amministratore delegato di Poste italiane: facciamo in modo che il servizio «seguimi» non diventi il servizio «chi cerca trova» e, se possibile, salviamo la postina gentile di Trana.

Perché la nostra lettrice ha proprio ragione: che le Poste aumentino i servizi, diventino banca, supermercato, caffetteria e se volete anche piadineria, va benissimo a tutti. Ma se poi si ricordassero anche di consegnare le lettere puntualmente, non sarebbe meglio?

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