Poste Italiane banda larga con Telecom

Duecento milioni per collegare con rete Ip 60mila sportelli

da Milano

Se la pubblica amministrazione ha scelto Fastweb per i collegamenti telefonici e a banda larga Poste Italiane ha scelto invece Telecom Italia. Il gigante ex monopolista che si è visto sfilare di mano gli appalti per il Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella Pa) e per il Consip (che si occupa di progetti complessi sempre nel campo informatico) si è aggiudicata invece quella per la progettazione e la realizzazione della nuova infrastruttura di rete di telecomunicazioni a banda larga di Poste Italiane, che permetterà di collegare su tutto il territorio nazionale le 14mila sedi ed i 60mila sportelli postali aperti al pubblico.
Il contratto, del valore di oltre 200 milioni di euro, è stato assegnato grazie all’elevato profilo tecnico dell’offerta. Ha una durata quadriennale e prevede lo sviluppo di una delle più estese reti aziendali di telecomunicazioni in Europa, basata sulle più evolute tecnologie di rete fissa e mobile, che sarà in grado di gestire oltre 4 miliardi di transazioni l’anno.
La nuova infrastruttura realizzata da Telecom Italia consentirà a Poste Italiane di erogare tutti i servizi (compresi quelli più innovativi basati sull’integrazione di voce, dati e video) dalle sedi presenti sul territorio nazionale. In particolare, le chiamate di circa 65mila apparecchi telefonici verranno instradate su reti IP (con tecnologia VoIP). Attraverso la nuova rete sarà possibile offrire ai clienti di Poste Italiane anche servizi in mobilità accessibili con il normale telefonino o con i terminali mobili di nuova generazione.


Grazie a questo accordo, Poste Italiane sarà in grado di sfruttare i nuovi servizi convergenti e quelli a valore aggiunto offerti da Telecom Italia. Alla realizzazione della rete, che permetterà così di portare la banda larga anche in paesi molto piccoli, dovrebbero collaborare anche Alcatel, Italtel e Elsag.

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