Cronaca locale

«Il posteggio di S. Ambrogio solo dopo gli scavi»

L’assessore Goggi: «I lavori solo dopo il via libera degli archeologi»

«Il posteggio di S. Ambrogio solo dopo gli scavi»

Andrea Indini

«Via le strisce blu!» e «Tutte le auto giù nei parcheggi sotterranei!» sono stati i due imperativi che hanno scandito la seduta della Commissione urbanistica che si è riunita, ieri mattina, per discutere del parcheggio interrato di Sant’Ambrogio.
Ancora una volta il traffico fa da padrone nella politica comunale di Milano. Si discute sulla chiusura del centro storico, strumento contro il traffico ormai superato dal punto di vista tecnico, politico e culturale. Sono necessarie altre soluzioni. L’intenzione, spiega Giorgio Goggi, assessore ai Trasporti, è «togliere dalla superficie il parcheggio delle auto dei non residenti, facendoli pagare, come in tutte le città europee». Nel caso in cui andasse in porto l’iniziativa di togliere le strisce blu per far più spazio ai residenti, una certa quantità di parcheggi interrati diventerebbe indispensabile «per mantenere un certo equilibrio». E, ieri mattina, si è parlato anche del progetto di Sant’Ambrogio, per il quale si stanno svolgendo i sondaggi archeologici. «Qualora risultasse non fattibile - chiarisce Goggi - chiaramente non lo faremo. Ma allora ne saranno necessari altri». Intanto si cerca qualche valida alternativa. «Ne abbiamo già individuate un paio - assicura l’assessore -: una in via Olona e un’altra in piazza Sant’Agostino».
Il parcheggio interrato di Sant’Agostino ha seguito un iter amministrativo piuttosto tormentato. Era infatti stato inserito, per la prima volta, nel piani della giunta Tognoli nel 1985. È stato poi approvato, in anni più recenti, in Consiglio comunale e per ben due volte in Consiglio di zona. Ora tutto è fermo. Si aspetta il risultato degli scavi archeologici.

«Ricordo che un primo progetto di parcheggio - continua Goggi - era stato respinto dopo un parere negativo della Sovrintendenza, mentre per quello tanto contestato di oggi l’ok è strettamente subordinato alle verifiche che stiamo facendo nel sottosuolo».

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