Un posto in prima fila: primo anello settore rosso al «Meazza». Sono 320 i biglietti che vengono gratuitamente riservati all’Amministrazione comunale, allo stadio, per ogni manifestazione di San Siro. Lo prevede la convenzione sottoscritta fra le società calcistiche e il Comune di Milano, per la concessione d’uso e la gestione degli impianti.
L’accordo prevede che il carnet di biglietti sia destinato a «esigenze di rappresentanza» del Comune, e stabilisce anche dettagliatamente la ripartizione dei posti: 50 in Tribuna autorità, 140 nella tribuna centrale settore rosso, primo anello, 40 nella tribuna centrale settore arancio (primo anello), 35 nella tribuna laterale settore blu, primo anello, 35 nella tribuna laterale settore verde, primo anello. E, per finire, 20 posti nel terzo anello.
È il consigliere comunale del gruppo «Radicale Federalista europeo», Marco Cappato, a rendere noto il contenuto della convenzione, del 2000. «Personalmente - dice Cappato - sono a conoscenza dei 96 biglietti (primo anello settore rosso) attribuiti ai Consiglieri comunali. Ho fatto richiesta di conoscere le rimanenti attribuzioni, nella convinzione che la nuova amministrazione saprà dare un segnale di discontinuità rispetto a un meccanismo finora opaco».
Cappato aveva già sollevato la questione dei biglietti, regalando quelli ricevuti in omaggio per i concerti-rock. «Ho appena restituito ai cittadini - ha detto ieri - due biglietti per il concerto dei Take that dopo gli otto biglietti del concerto di Vasco Rossi». «L’iniziativa - spiega - è volta innanzitutto a rendere pubblico il sistema di attribuzione dei biglietti e del loro utilizzo, e se possibile riformarlo nel senso di una maggiore aderenza alle funzioni di servizio pubblico che il Comune è chiamato ad assolvere». E ci tiene a precisare che la sua non è anti-politica: «Noi non facciamo lotta anti-casta contro le istituzioni ma a loro difesa, io ho posto il problema degli strumenti a disposizione per i servizi alla politica, e parlo di assistenza, pareri, documenti, tutte cose da potenziare. Diverso è il discorso dei privilegi. A me interessa la riforma del sistema e, prima della riforma, la sua trasparenza».
Al di là dei 96 biglietti per i consiglieri comunali, il resto è assegnato dall’ufficio Cerimoniale, in base a un elenco comprendente anche una serie di associazioni, e un certo numero di amministratori, comunali e non, fra cui i presidenti di zona. Indiscrezioni raccolte a Palazzo Marino parlano di una gran numero di richieste ricevute, per una sorta di attività anche «diplomatica» di Palazzo Marino, che comprende per esempio l’omaggio a colleghi amministratori comunali. Insomma se l’Inter gioca con la squadra di un’altra città, lombarda o meno, è possibile che qualche amministratore di questa città si rivolga ai suoi colleghi politici per avere più comodamente un biglietto. Per il Comune non è un costo, è vero, ma l’impressione è quella di una certa opacità del sistema, che può essere funzionale alla gestione di un piccolo strumento di potere. Questo è quel che conferma per esempio Gianluca Boari, consigliere di Zona 3 per il Pdl: «I presidenti di Zona hanno a disposizione i biglietti. Io non li ho mai chiesti, non li ho mai avuti, ma ricordo ogni settimana una questua. Sì, diventa un piccolo strumento di potere per tenersi buoni consiglieri o amici».
Altri parlano di una probabile attribuzione di biglietti anche a dirigenti comunali: «Io non ho mai avuto un biglietto, non ne so niente» ci ha detto però il dirigente di un ufficio importante. Da Palazzo Marino nessuna dichiarazione ufficiale sulla vicenda, ma sarebbe intenzione dell’attuale amministrazione rivedere l’intero meccanismo.
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