Più di 5.500 alberi potati solo nellultimo mese, di cui appena 700 ricorrendo ad appalti esterni. Quasi 250 interventi in agenda per i prossimi giorni, dallarea di Ponte Milvio (11 platani) a viale dellOceano Atlantico (25 pini); ancora, da viale Giustiniano Imperatore (110 pioppi) a via Gaeta (30 querce) e via Quirino Maiorana (46 querce e 25 platani). Circa 7,2 milioni di euro già previsti dallassestamento di bilancio per lacquisto di nuovi mezzi, visto che letà media di quelli a disposizione del Servizio Giardini è di 16 anni, e uno su quattro è fuori uso. In più, 24 milioni di euro stanziati in tutto per la manutenzione del verde, una cifra che non trova precedenti in nessuna amministrazione capitolina.
Preferisce lasciar parlare i numeri lassessore comunale allAmbiente Fabio De Lillo, che da tempo si sta impegnando a rimettere ordine in un quadro pressoché disastroso: «Lho detto più e più volte - commenta - abbiamo ereditato una situazione drammatica, con ritardi che superano i 10 anni e oltre 17mila piante da potare con urgenza. Proprio per questa ragione abbiamo creato una task-force apposita».
Scendendo nel dettaglio, gli interventi hanno riguardato la viabilità stradale e i parchi. Nella prima categoria, tra gli esempi più significativi, spicca il caso limite di via Ferretti, nellVIII Municipio, dove la latitanza del Comune aveva toccato quota 30 anni. Non va meglio a piazza Oria, nel VII, dove 17 lecci aspettavano di essere curati da 23 anni. O, nel X, in viale Giulio Agricola e via del Quadraro, dove per quattro lustri non si era visto nessuno con un paio di forbici in mano.
La documentazione fornita dallassessore De Lillo è ampia e dettagliata: da ogni pagina emerge nei dettagli limpegno del Servizio Giardini nelle ultime settimane, ma anche i lunghi ritardi accumulati dalle precedenti giunte di centrosinistra. Come quello che riguarda Villa Borghese, dove 200 lecci sono stati potati dopo oltre 10 anni. O quello che ha per protagonista il parco delle Magnolie nel IV Municipio, dove 317 piante hanno atteso per 15 anni. E cè anche spazio per graditi esordi, come quello dei parchi di Monte Mario, della Pace e di via della Maratona, tutti e tre nel XX, dove le potature sono state una prima assoluta.
Per quanto riguarda il prossimo futuro, invece, le priorità sono ben definite: «Vogliamo intervenire sui rami indeboliti dalle forti raffiche di vento dei giorni scorsi e mettere in sicurezza gli alberi».
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