L'altra settimana ho raccontato del mio viaggio nel tempo. Una giornata vissuta indietro quel tanto da non incappare in telefonini, tablet, pc. Per ventiquattro ore ho volutamente vissuto come a inizio anni Ottanta. Ho scoperto che così facendo mi distraevo meno, lavoravo meglio, risparmiavo tempo. Tornato dal viaggio ho saputo che ogni anno ci sono milioni di persone in 70 Paesi che fanno un viaggetto indietro nel tempo. Loro esagerano. Loro tornano addirittura agli anni Quaranta, a prima che la tv entrasse nelle case del mondo. L'iniziativa si chiama Screen Free Week, cioè la settimana liberi dagli schermi. È nata nel 1994 allargandosi via via al mondo digital. In 18 anni ha aiutato a sconnettersi un centinaio di milioni di persone. La settimana del 2013 è prevista dal 29 aprile al 5 maggio. In quei giorni il piccolo miracolo del vivere vintage si ripeterà. In fondo fare a meno del mondo digitale per qualche tempo è come una gita in campagna per chi vive in città. Molti dei partecipanti, terminata la settimana, ci ricascheranno tali e quali a prima. Altri, un po' meno. In quel po' meno c'è il nostro futuro migliore. Quello di chi evitando le troppe web-distrazioni scoprirà di avere del nuovo tempo a disposizione.
L'altro giorno mi affannavo impigliato com'ero nella rete quando ho avuto la prova provata che internet è una droga. È successo quando ho visto reclamizzata un'App - si chiama così, no? - che una volta installata consente di disconnettersi dalla rete per il tempo stabilito e indicato per l'appunto nelle schermate dell'App. Si chiama Freedom, ne hanno parlato parecchio soprattutto negli States. Costa 10 dollari e fa strano che una App figlia della rete aiuti a liberarsi della rete. Son soddisfazioni. Per la verità sono soprattutto preoccupazioni.
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