Pozzato, campione d’Italia che fa sparire il tricolore

Adesso diranno che per farsi notare bisogna rendersi irriconoscibili. Adesso ci spiegheranno come siamo superati, vecchi e aggrappati a schemi vecchi di comunicazione. Intanto, Fabian Cancellara la maglia gialla ce l’ha gialla. Ben fatta e ben portata. Filippo Pozzato, il nostro portabandiera, perché campione d’Italia in carica, una bella maglia ce l’aveva anche, ma nessuno comprendeva bene che fosse quella del campione nazionale. Tempi duri per la maglia tricolore. Filippo Simeoni, poco prima del Giro, l’aveva restituita per protesta non essere stato invitato alla corsa rosa. Pozzato non l’ha restituita ma in pratica non l’ha nemmeno mai vestita. Resiste il bordino tricolore sulle maniche, calzoncino rosso, abbinato a maglietta bianca con buona parte del verde sul petto occupato dal profilo del Cremlino. Capire che è la maglia di un campione nazionale è cosa non facilissima. Oggi dovrà ripartire con una maglia «rispettosa del tricolore», ha fatto sapere Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo.
Sventola il tricolore di Francia, per la vittoria di Thomas Voeckler, il quale in perfetta solitudine ieri si è portato a casa la quinta tappa: Le Cap d'Agde a Perpignan. Lo svizzero Cancellara rimane ancora in maglia gialla per 22 centesimi su Armstrong. Al Tour in pratica non cambia nulla, se non il fatto che dalla Francia si è andati tutti in Spagna. Tappa tutta spagnola quella odierna: da Gerona a Barcellona, 181 i chilometri che i corridori dovranno percorrere. Tappa dedicata a Salvator Dalì, grande appassionato di ciclismo e del Tour in particolare. Si parte da Gerona, finale a Barcellona, sulla collina del Montjuich. Se ci fosse stato Alejandro Valverde, sarebbe stato un arrivo adatto a lui.

Ad ogni modo la Spagna, ebbra di gioia per i successi calcistici e non solo, potrà salutare anche i beniamini del pedale. Tre di questi sono gli ultimi vincitori del Tour de France: Oscar Pereiro, Alberto Contador e Carlos Sastre.

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