da Milano
La parola chiave del dopo partita viola è «episodi». Pronunciata con la smorfia amara di chi riconosce le qualità dellavversario ma contesta le singole circostanze che lhanno decisa. Forse più con frustrazione - uno stato danimo non nuovo fra chi affronta lInter di questi tempi - che con rabbia. «Di solito non parliamo delle colpe degli altri - riassume il diesse Pantaleo Corvino -, ma questa volta vogliamo mettere in evidenza quello che è successo». La lista delle lamentele è lunga. I viola denunciano un fallo su Donadel nellazione che ha portato all1-1, negano che fosse da fischiare la punizione che ha generato il 2-1, contestano la validità del 3-1 perché la palla non avrebbe varcato completamente la linea della porta di Frey. Non basta: segnalano falli di reazione di Ibrahimovic e Materazzi e chiedono un rigore per un intervento su Jorgensen. Come dire, arbitraggio rivedibile...
«Paradossalmente ci ha fregato essere passati in vantaggio così presto», sospira Sebastien Frey, ex di turno. «Non eravamo preparati a gestire una partita di questo tipo. Per il resto, non dico che larbitro abbia voluto aiutare lInter: San Siro è un campo che tutti soffrono, quindi non è facile decidere davanti a tanto pubblico. Il gol del 3-1? Io ho parato e dico che la palla era fuori ma spiace il modo così veloce con cui lassistente di Morganti ha convalidato la rete, malgrado tutta la gente che aveva davanti...».
Mister Cesare Prandelli conferma: «LInter avrebbe vinto comunque ma è un peccato che una gara equilibrata sia condizionata dagli episodi. Se Jorgensen mi dice che cera un rigore su di lui, io gli credo. Se Frey mi dice che la palla era fuori, io gli credo». Ma alla vigilia Prandelli non aveva chiesto ai viola "il coraggio di osare"? «Potevamo fare qualcosa di più ma niente analisi superficiali: non avevo Mutu e lInter ti impedisce di impostare la gara come vuoi.
Ma cè un altro "episodio" che macchia la domenica viola, la bottiglietta lanciata dalla curva ospite in testa a Stankovic alla mezzora della ripresa. Anche se non cè stato alcun danno per linterista.
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