Precari assunti e sfollagenti sono le priorità per i vigili urbani

Subito gli sfollagente, poi, entro dicembre l’assunzione dei seicento precari in scadenza di contratto. Sono queste le priorità, le prime richieste dei vigili urbani al nuovo sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il giallo degli sfollagente, 300mila euro stanziati in bilancio dal Comune di Roma, ma stornati prima in favore dell’acquisto di spray al peperoncino e poi finiti chissà in che voce di spesa - un caso da noi denunciato proprio qualche giorno prima del voto - è rimasto ancora senza risposta. «È stato lo stesso comandante del Corpo, Angelo Giuliani, a portare alla luce la vicenda», racconta Luigi Marucci, presidente nazionale dell’Ospol, l’organizzazione sindacale delle polizie locali. La storia risale al 3 aprile scorso. Quel giorno il viceprefetto Silvia Montagna aveva convocato l’Ospol e il Comune per l’ennesima vertenza sindacale. Marucci mostra il verbale dell’incontro: «Il comandante dei vigili - si legge - dichiara che i 300mila euro stanziati per l’acquisto di bastoni distanziometrici non è stato possibile utilizzarli per l’acquisto di spray a getto balistico, in quanto il Ragioniere generale ha avuto difficoltà di imputazione di Capitolo di Bilancio».
Quali difficoltà non è dato sapere, i soldi sembrano volatilizzati, gli sfollagente pure. Marucci fa due conti: «Sul mercato un bastone distanziometrico costa 20-22 euro l’uno. Dotarne i 2mila agenti municipali oggi impegnati nei servizi su strada costerebbe all’amministrazione appena 40mila euro». Anche ammesso che se ne volessero acquistare 6mila, equipaggiando di sfollagente tutti i vigili, anche quelli negli uffici, la spesa non andrebbe oltre i 125mila euro, calcola l’Ospol: «Alemanno non dovrebbe faticare a trovare questa somma - suggerisce Marucci - pescando nel fondo dei proventi delle multe, come previsto dall’art 208 del Codice della strada. Insomma, basterebbe una semplice firma». Certo, visto che si fanno i conti della serva, sarebbe interessante sapere come mai il Comune per gli sfollagente aveva stanziato 300mila euro. Una somma che poco o nulla si concilia con i prezzi correnti di mercato. Ma questa è un’altra storia.
Quanto ai precari, si tratta dei seicento agenti, tutti impegnati in servizi di viabilità, il cui contratto scade il 31 dicembre 2008. Anche queste assunzioni non basterebbero, però, a turare le falle dei pensionamenti. Lo scorso 8 aprile Alemanno, a un’assemblea dell’Ospol alla quale partecipavano oltre mille vigili fra iscritti e simpatizzanti, ha assicurato: «Mi impegno a raddoppiare il numero degli effettivi della polizia municipale entro cinque anni, a stabilizzare da subito i precari e ad aprire un discorso sull’innalzamento del trattamento salariale, che non può essere equiparato a quello dei dipendenti comunali. La polizia municipale è decisiva nella battaglia per la sicurezza e contro il degrado». «L’abbandono della polizia municipale che c’è stato in questi anni da parte di Veltroni è la migliore dimostrazione del disinteresse del centro sinistra sul tema della sicurezza», aveva concluso Alemanno.


Ai vigili era arrivata quel giorno anche una lettera di solidarietà da parte del leader del Pdl, poi vincitore delle elezioni, Silvio Berlusconi: «Il nostro sforzo, rivolto agli agenti della polizia municipale, sarà di valorizzare le professionalità, anche attraverso l’incremento dei fondi ad essi destinati». Ora i vigili urbani di Roma - e tutti i romani, preoccupati per la sicurezza - si aspettano che, vinte le elezioni, alle parole seguano i fatti.

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