Chiara Campo
Si comincia con le giovani coppie che hanno un lavoro atipico. Ma presto, grazie allaiuto del Comune, anche le famiglie numerose potranno accedere facilmente a un mutuo e i giovani universitari che vengono da fuori città avranno a disposizione prestiti donore con cui pagare affitti «calmierati». Il primo caso è già realtà: la giunta comunale nei giorni scorsi ha dato il via libera ad una gara tra gli istituti di credito disposti ad erogare mutui per la prima casa a coppie di lavoratori che non hanno un contratto a tempo indeterminato. I precari fanno spesso i conti con la diffidenza delle banche, sono poche quelle disposte ad affrontare il rischio di non vedersi pagare le rate nel caso in cui la coppia rimanga senza lavoro. Ma Palazzo Marino ha messo a disposizione un milione di euro come fondo di garanzia che servirà allistituto di credito prescelto come onere assicurativo. «Il bilancio comunale - spiega il presidente della Commissione Bilancio Carlo Masseroli (Forza Italia), che ha lavorato affinché il fondo venisse inserito nel documento di spesa per il 2006 - non può più essere considerato solo come fonte di finanziamento per iniziative e investimenti. È necessario che si trasformi almeno in parte in leva di coinvolgimento del capitale privato. Da qui lidea del fondo di garanzia per facilitare laccesso al mutuo anche ai soggetti che non riescono a fornire quelle certezze richieste dalle banche».
Dopo che il Comune avrà scelto listituto di credito con cui firmare laccordo (ci vorranno circa 15 giorni), entro fine marzo partirà un secondo bando aperto questa volta alle giovane coppie che vogliono comprare casa: dovranno essere già sposate, avere meno di 35 anni, risiedere in Italia da almeno due e almeno un componente deve avere un lavoro non a tempo determinato. «Con un milione di euro di assicurazione - sottolinea il consigliere di Fi - si possono accendere mutui per circa 70 milioni. La casa dovrà essere a Milano e il mutuo coprirà un massimo di 200mila euro: vuol dire che si potrà agevolare lacquisto a oltre 350 giovani coppie».
È alle fasi finali, invece, lo studio di uniniziativa analoga destinata alle famiglie con tanti figli: «Le difficoltà - afferma Masseroli - non sono diverse, perché in questo caso cè lesigenza di acquistare una casa grande, limporto del mutuo è proporzionato, e la banca ha bisogno di garanzie forti per affrontare il rischio». Anche in questo caso, Palazzo Marino metterà a disposizione un milione di euro per far sentire in una «botte di ferro» gli istituti di credito. Con il terzo passo infine, grazie ad un ulteriore milione, saranno concessi prestiti donore agli universitari fuori sede, «specialmente a quelli delle facoltà umanistiche che, ci risulta, hanno più difficoltà a dimostrare alle banche opportunità immediate di lavoro dopo gli studi, e dunque la restituzione del prestito».
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