Roma- Il ministro dimissionario dell’Interno Giuliano Amato non esclude un rinvio delle elezioni politiche fissate per il 13 e 14 aprile. A Palazzo Chigi le bocche sono completamente cucite. L’ordinanza del Consiglio di Stato crea un problema: accogliendo l’istanza cautelare della Dc di Pizza, il Consiglio di Stato non esprime un giudizio di merito. Il giudizio finale di merito del Tar in primo grado e del Consiglio di Stato in appello potrebbe alla fine anche essere contrario alla Dc di Pizza. In questo caso, se le liste di Pizza fossero presenti sulle schede, il giudice amministrativo potrebbe anche ordinare l’annullamento delle elezioni politiche.
Nel 2005 ci fu un precedente. Il congresso del Nuovo Psi dell’ottobre 2005 fu burrascoso: Bobo Craxi e Gianni De Michelis si dichiararono entrambi vincitori. Nel novembre 2005 gli uomini di De Michelis presentarono una lista del Nuovo Psi alle elezioni comunali di Messina. Craxi fece ricorso al Tar ed ottenne in via cautelare l’esclusione della lista di De Michelis. Il procedimento amministrativo poi proseguì e alla fine in secondo grado la spuntò De Michelis. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo (l’equivalente del Consiglio di Stato in Sicilia) diede, nel giudizio di merito, ragione a De Michelis ed annullò le elezioni comunali di Messina, ordinando la loro ripetizione.
In teoria il precedente di Messina 2005 potrebbe ripetersi per le elezioni politiche 2008.
In ogni caso, gli italiani stabilmente residenti all’estero, che hanno già cominciato a votare per corrispondenza, possono dormire tranquilli: la Dc di Pizza presentò il suo simbolo al Viminale solo per le circoscrizioni italiane del Senato, non lo fece nè per la Camera nè per le circoscrizioni estere. La Dc di Pizza per il Senato è apparentata con Pdl, Lega e Mpa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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