Prediche in rete e pc all’oratorio La parrocchia è anche virtuale

Il sagrato, a Milano, è sempre più virtuale. Lì i parrocchiani si incontrano e discutono in forum, i sacerdoti raccolgono donazioni e cercano nuove vocazioni. Quando Gesù parlava di pescatori di uomini, la rete che aveva in mente non assomigliava per niente a quella on line. Ma, potenza del messaggio evangelico, che non difetta in modernità, oggi la rete dei sacerdoti è più che mai attuale, anche se è quella di Internet. Nelle diocesi milanesi un vero boom. Ben 465 parrocchie di Milano e provincia gestiscono un proprio sito, il 42 per cento dei 1.107 oratori. Quasi una su due mette on line la cronaca parrocchiale, la storia della propria chiesa, le foto dei momenti di vita comunitaria, ma anche le mail dei sacerdoti, gli orari delle messe e di tutti gli incontri che si svolgono all’interno delle parrocchie. E il numero è destinato a crescere. Milano, che vanta già il primato nazionale di parrocchie on line, il triplo rispetto alla media nazionale (16 per cento su 26mila parrocchie nazionali) secondo un’indagine di Webcattolici, fra qualche mese potrebbe fare l’en plein.
La Curia infatti attenta e sensibile riguardo alle novità delle nuove tecnologie comunicative, ha istituito un corso per costruire il sito parrocchiale. Le iscrizioni sono state prese d’assalto. «Si sono iscritte quasi 150 parrocchie - spiega don Davide Milani, responsabile della comunicazione - e c’è ancora una settimana di tempo per farlo. L’entusiasmo e la grossa partecipazione ci hanno fatto capire che la strada intrapresa è giusta». Anche la Chiesa si adegua alla nuova strategia comunicativa ed entro l’anno le parrocchie del Milanese on line potrebbero arrivare a tre su quattro. Un record.
Il corso per costruire il sito parrocchiale si terrà nei giorni 7, 14, 21 e 28 novembre in Curia. Nei quattro incontri si affronteranno, nell’ordine, i seguenti temi: «Perché un sito parrocchiale? Come costruire un sito parrocchiale? Con quali linguaggi? Chi ne è responsabile?».
Ad insegnare ai sacerdoti o ai collaboratori delle parrocchie ci saranno anche docenti del Politecnico. Per capire di cosa parlano i siti già esistenti basta cliccare su oratoriweb.org. Alcuni siti sono configurati come web-tv, c’è chi ha un totem in oratorio per consentire ai ragazzi di navigare e di collegarsi wi-fi al proprio pc, c’è chi offre la possibilità di pregare nelle lingue degli stranieri del territorio, chi trasmette la messa in diretta video. La parrocchia San Carlo alla Cà Granda ha aperto un forum per i propri parrocchiani e gli accessi sono oltre le aspettative. La comunità di Santa Maria Ausiliatrice mette anche in guardia dalla truffa al Bancomat con tanto di foto e spiegazioni. Non ultimo ha aperto un blog sulle varie fasi della ristrutturazione della chiesa. Intanto ha lanciato anche una sottoscrizione delle offerte on line.

Al passo con i tempi non sono pochi i parroci (il 60 per cento ha oltre i 50 anni) che hanno un pc e che lo accendono almeno una volta al giorno. Per aggiornare il sito, ma anche per rispondere alle mail dei parrocchiani. Più discreto di un confessionale, anche dubbi e pentimenti passano sul web.

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