Politica

Premier contro i giornali: "Fanno disinformazione, serve sciopero dei lettori"

Provocazione di Berlusconi da San Paolo. Reduce dal G8 e dal G20 di Toronto, si lamenta: "Bisognerebbe fare uno sciopero per insegnare ai giornali a non prendere in giro i loro lettori. Da mesi disinformazione inconcepibile"

Premier contro i giornali: 
"Fanno disinformazione, 
serve sciopero dei lettori"

San Paolo - Sbotta contro la stampa, Silvio Berlusconi. Anche se l'obiettivo dell'attacco è il Corriere della Sera. "Bisognerebbe fare uno sciopero per insegnare ai nostri giornali a non prendere in giro i loro lettori". Lo sfogo che Berlusconi consegna ai giornalisti al suo arrivo a San Paolo è riferito alle cronache dei lavori del G8 e del G20 dai quali la delegazione italiana giunta in Brasile è reduce. Ma le parole del presidente del Consiglio non sono evidentemente circoscritte ai servizi sui summit internazionali dal momento che è lo stesso Berlusconi a precisare che "la disinformazione" che lo porta ad avanzare questa "provocazione" è in corso "da molti giorni, da molti mesi a questa parte".

Lo sciopero Il corteo di auto arriva davanti all’hotel Paulista che farà da base al presidente del Consiglio e alla sua delegazione per le prossime 48 ore. Berlusconi non si sottrae alle domande dei giornalisti e quando si affronta il bilancio sui lavori in Canada arriva la digressione sul mondo dei media, un attacco contro via Solferino. Con il Corriere contro, è il ragionamento che il premier fa in privato, la maggioranza e il suo governo sono accerchiati. "È andato tutto benissimo, salvo per quello che hanno riportato i giornali" dice infatti. "Per insegnare ai nostri giornali a non prendere in giro i loro lettori, bisognerebbe fare uno sciopero degli italiani. Ho letto dei rendiconti - prosegue riferendosi ai servizi sui vertici in Canada - esattamente contrari al reale risultato del G20. Veramente - riprende Berlusconi - questa è una presa in giro dei lettori con una disinformazione che vedo fare da molti e che va avanti da molti giorni, da molti mesi a questa parte".

Una situazione che Berlusconi censura come "inconcepibile".

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