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Premier: "Meglio passione per le donne che gay"

Il presidente del Consiglio scherza al Salone del moticiclo : "Ho un problemino, avrei da sistemare una certa Ruby in uno di questi stand". Poi: "E' meglio essere appassionato di belle ragazze che gay". Guarda: il video - le foto. Bersani: "Siamo lo zimbello del mondo". Tutti contro Silvio

Premier: "Meglio passione per le donne che gay"

Milano - E' un Berlusconi tranquillo e in vena di scherzi quello che prende la parola al Salone del ciclo e del motociclo a Milano. Il premier fa alcune battute sulla notizia che da giorni impazza sui media: il "caso Ruby". E non perde l'occasione per scherzare sui giornali: "Non leggeteli più, vi imbrogliano". Poi ribadisce la sua versione dei fatti, smontando ogni accusa: da parte mia solo un gesto di solidarietà nei confronti della ragazza.

La battuta su Ruby "Ho un problemino, avrei da sistemare una certa Ruby in uno di questi stand...". Il premier fa riferimento alla ragazza oggetto delle polemiche degli ultimi giorni, duettando dal palco con l’ex direttore generale della mostra, Costantino Ruggiero. L’ex manager sta al gioco e replicato divertito: "Ci penso io".

Per lei solo solidarietà "Tutto si risolverà in una tempesta di carta: vedrete che alla fine verrà fuori che non è stato altro che un atto di solidarietà che mi sarei vergognato di non fare, e invece l’ho fatto, lo faccio continuamente perchè sono fatto così da sempre. Da sempre - ha proseguito il premier - conduco una attività ininterrotta di lavoro, se qualche volta mi succede di guardare in faccia qualche bella ragazza... meglio essere appassionati di belle ragazze che gay".

Abbiamo maggioranza per finire legislatura Nonostante le turbolenze degli ultimi mesi Berlusconi ostenta ottimismo sulla stabilità della maggioranza: "Il governo ha la maggioranza e andremo avanti fino alla fine della legislatura. La cosa più negativa e grave - ha aggiunto - sarebbe affrontare una campagna elettorale in cui tutti si affronterebbero con la massima ferocia e i cittadini avrebbero ragione a non andare a votare".

Conti, Paese in perdita ma solido L’Italia "è un’azienda in perdita come Paese", a causa dell’elevato debito pubblico. Ma, grazie al risparmio dei privati, è un sistema "solido". Con queste parole semplici il premier ha voluto spiegare un concetto chiave: "Abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto un elevato debito pubblico. Il nostro debito eccede del doppio di limiti che l’Unione Europea si è data con il Trattato di Maastricht". Poi però il premier ha sottolineato i risultati positivi "della nostra politica del rigore e della tenuta dei conti pubblici". Rivendicando "di essere riuscito definitivamente a introdurre il concetto che lo stato di salute di un paese si giudica aggregando al debito pubblico anche la finanza privata. Il nostro - ha concluso il Cavaliere con una punta d'orgoglio - è un sistema solido".

Dal governo tanti gol A dispetto "degli attacchi che arrivano da parte di giornali ed editorialisti sul governo che non ha le idee chiare e non otterrebbe risultati, la realtà è che anche in quest’ultimo vertice europeo a Bruxelles abbiamo fatto un mare di gol", dichiara il premier soddisfatto. E subito dopo precisa un dettaglio importante: "E' passata l’idea mia e di Tremonti su un fondo europeo per salvare i Paesi in difficoltà. Abbiamo convinto la Merkel, che era contraria e che ha posto come condizione l’inserimento di questo punto nel trattato di Lisbona: credo che la modifica si possa fare, ne parleremo a dicembre". 

Rifiuti: tutto risolto in pochi giorni "Avevamo preso l’impegno" sull’emergenza rifiuti e su Terzigno "abbiamo risolto il tutto in pochi giorni", assicura Berlusconi. Il premier ribadisce che "non è giusto accusare il governo" per un problema, quello della gestione dei rifiuti, che è certamente "negativo per noi e per la nostra immagine", anche per "l’export" dell’Italia, ma del quale è responsabile "l’azienda municipale di Napoli, dove c’è un’amministrazione di centrosinistra e un sindaco che si chiama Rosa Russo Iervolino".

Legge sulle intercettazioni  Il fermo dei media da tre fino a 30 giorni per chi pubblica indebitamente le intercettazioni. È il provvedimento che sarà presentato sulle intercettazioni, così come annunciato dal presidente del Consiglio. Berlusconi ha spiegato che "presenteremo un provvedimento di iniziativa parlamentare", che prevede "il fermo dei media per chi pubblica indebitamente le intercettazioni da 3 a 30 giorni".

Tra le linee guida del provvedimento, ha spiegato il presidente del Consiglio, ci sarà la possibilità di usare le intercettazioni per i casi di terrorismo internazionale, criminalità organizzata, omicidio e pedofilia.

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