Roma - "L'Italia ha bisogno di governo e stabilità e di un rapporto più sereno tra le forze politiche, di coesione sociale e fiducia nel futuro". Il premier Silvio Berlusconi fa gli auguri di buon anno italiani, in collegamento telefonico con il Tg5, e indica i prossimi obiettivi del programma, dalla riforma fiscale (con il quoziente familiare), a quelle istituzionali per rafforzare l'esecutivo e modificare l'attuale bicameralismo perfetto (anche riducendo il numero dei parlamentari). E tutto ciò partendo dal presupposto che il governo "ce la può fare" ad andare avanti per chiudere la legislatura a scadenza naturale. In questo quadro, auspica un rapporto più sereno tra maggioranza ed opposizione che consenta decisioni condivise sulle riforme. "Per il resto noi dobbiamo continuare a governare e ad amministrare", aggiunge ricordando gli impegni di politica estera e l'importanza del piano energetico. Per quanto riguarda i risultati ottenuti, il Cavaliere cita il federalismo, la riforma dell'Università ed i "risultati straordinari" nei campi della sicurezza, della lotta alla criminalità e all'immigrazione clandestina.
Ce la possiamo fare se mettiamo da parte le polemiche inutili. Silvio Berlusconi, nel fare gli auguri di buon anno agli italiani, parla del 2010 caratterizzato da una crisi economica "globale" e delle "preoccupazioni" che assillano le famiglie. "La crisi internazionale non ha risparmiato il nostro paese anche se, grazie alle scelte compiute dal nostro governo - ha tra l'altro detto - gli effetti sono stati meno gravi e dolorosi di quelli che hanno colpito gli altri".
Il paese ha bisogno di tutto tranne che di elezioni anticipate, haa ribadito Berlusconi. "Il Parlamento ha votato la fiducia al governo 2 volte in due mesi - ha ricordato - e tutti, dalla Chiesa cattolica agli imprenditori, ci chiedono di fare ogni sforzo per evitare le elezioni. In Parlamento troveremo le condizioni per portare a termine il nostro programma".
E sul caso Fiat dice che con l'unione della cultura d'impresa e della cultura dei lavoratori, al posto del conflitto sociale e politico, si possono mantenere le fabbriche in Italia e aumentare i salari. Silvio Berlusconi plaude all'accordo raggiunto definendolo "emblematico".
"Il nostro paese ha inestimabili risorse di capacità, intelligenza e creatività per continuare ad essere una grande potenza industriale garantendo ai propri cittadini, anche per il futuro, la prosperità economica, nella democrazia e nella libertà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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