Informazione, spettacolo e sport,  per la XXXIa edizione del Premio Ischia di giornalismo. In   una serata al parco termale del Negombo di Lacco Ameno, condotta da Franco Di Mare e che sarà  trasmessa in seconda serata da Rai1 venerdì 16 luglio, sono stati consegnati riconoscimenti  voluti dalla Fondazione Valentino in diversi settori.
 All'inviato di guerra della Bbc John Simpson è andato il Premio internazionale, assegnato da una  prestigiosa  giuria composta tra gli altri dall'exportavoce vaticano  Joaquin Navarro Valls,  dall'exdirettore del «Times» Peter Stothard e dallo scrittore israeliano David Grossman.
 Simpson, maestro del giornalismo sul campo, dal palco ha ricordato qualdo fu l'unico inviato a  riuscire ad introdursi in Afganistan all'inizio della guerra, nascondendosi sotto un burka  malgrado la sua altezza di un metro e 85. «Per tre giorni - ha sorriso- sono stato la donna più  alta del Paese».
  Il produttore cinematografico e uomo d'affari tunisino Tarak Ben Ammar ha ricevuto  il premio  per la sezione Mediterraneo. «Questa - ha detto- è una una testimonianza di quanto il popolo  italiano sia aperto all'altro e senza pregiudizi verso nessuno. Il Mediterraneo è piccolo, sono  arrivato dalla Tunisia in un'ora e mezzo ma sono diverso per nazionalità, cultura  e religione. Eppure, la scelta della giuria parla di tolleranza e allontana quelloscontro di civiltà di cui  si sente tanto parlare». D'altronde anche Ben Ammar, producendo e diffondendo film come il  «Gesù» di Franco Zeffirelli o «The Passion» di Mel Gibson, ha ricordato Di Mare, ha dimostrato  come certe barriere di cultura e religione si possano superare. 
 Giampaolo Pansa ha avuto il Premio alla carriera, soprattutto per il fatto che in libri come «Il  sangue dei vinti» ha saputo raccontare una parte di storia dell'ultima guerra mondiale da  un'ottica rimasta sempre nell'ombra. «Il mio orgoglio - ha detto il vecchio giornalista - è  proprio quello di aver dato voce a chi non l'ha avuta per troppo tempo». Sceso dal palco, Pansa  ha risposto ad una domanda sullo sciopero  della stampa. «Ne penso malissimo -dice-. Se è vero  che la libertà di stampa è a rischio e io non lo credo, tanto vale far uscire i giornali».   Detto questo, ha  precisato che  il ddl sulle intercettazioni non gli piace: la proposta «è  confusa, sbagliata, farraginosa e non verrà mai approvata così com'è».
  «Giornalista italiano dell'anno» è stato nominato il direttore di Sky Tg 24 Emilio Carelli, per  come ha guidato un nuovo telegiornale in un panorama affollato da tante e consolidate testate. «Abbiamo lanciato una sfida 7 anni fa- ha spiegato-, quando abbiamo cominciato l'avventura del  nostro tg e abbiamo vinto questa con quella che ha rappresentato la nostra carta vincente:  l'indipendenza dalla politica». 
 Enrico Varriale, inviato di Raisport, è stato scelto dalla giuria come «Giornalista sportivo  dell'anno» e ha raccontato qualcosa della sua ultima, deludente trasferta ai Mondiali in  Sudafrica. Il suo recente libro «A Bordocampo. Il calcio oltre la linea bianca» ha la prefazione  di Marcello Lippi. « Ora, non lo leggerà più nessuno ...», ha provocato Di Mare. Ma Varriale ha  ricordato che 4 anni fa il Ct della nazionale era nell'Empireo degli dei, mentre ora è solo  bersaglio di attacchi feroci. «Qualcosa, in questo, certo non funziona».
 Al Premio Ischia sono stati presentati anche i migliori Comunicatori dell'anno, scelti  dalla   Ferpi,Federazione Relazioni Pubbliche Italianane. 
 La giuria guidata  dal presidente Gianluca Comin ha indicato Bianca Frondoni, Responsabile  Relazioni Esterne di Parmalat per la  comunicazione  d'impresa;  Cristina Corazza, direttore  Comunicazione ed Eventi dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, per la comunicazione  istituzionale nella Pubblica amministrazione  e Filippo Ungaro, Responsabile Comunicazione di  «Save the children Italia», per la sezione delle organizzazioni sociali. 
 Le motivazioni? La capacità della Frondoni di rappresentare il volto nuovo derll'azienda,  risollevandone l'immagine dopo la grave crisi del 2004.
 E poi la  professionalità  della Corazza  nel far conoscere come l'Authority  ha affrontato il  delicato momento storico e le dinamiche di  mercato del settore. «Per me e per tutta la mia  squadra - ha commentato la vincitrice - questo premio rappresenta una iniezione di nuova  energia, se posso giocare con le parole».
 Del giovane ed attivissimo  Ungaro  è stata premiata l'intensa attività di comunicazione che,  anche grazie ad un sito agile e ad un blog molto popolare,  promuove Save the Children  da  alcuni anni.
 Si sono esibiti il gruppo dei Manhattan Trasfer e quello degli Zero Assoluto, la soprano Carmen  Masola e   Giorgia Fumanti.
 Ha cantato anche  Simone Cristicchi, che ha  ricevuto la «Coppa di Nestore», dedicata  ad  artisti che si sono particolarmente distinti per la scrittura dei testi.   La sua vittoria è  dovuta  ad un  libro particolare: «Centro di igiene mentale . Un Cantastorie tra i matti», in  cui racconta la sua esperienza di volontario nel centro di igiene mentale di Roma. Da  lì nasce  anche la canzone «Ti regalerò una rosa», presentata nella serata.
 Il premio Ischia quest'anno ha allargato i suoi orizzonti, patrocinando la prima edizione del  Robert F. Kennedy Europe High School and University Journalism Award, che ha attribuito il  riconoscimento per il 2010 allo studente Andrea Gerli, per i contenuti del suo video sui diritti  umani. Gerli, festeggiato nella serata, ha già ricevuto il  premio il 26 maggio a Washington  alla 42ma edizione del  Premio Kennedy.
 Un riconoscimento speciale è stato assegnato all'agenzia Ansa, per aver raggiunto nell'arco di  unmese, con il portale Ansa.it, il traguardo dei 100 milioni di pagine visualizzate con 7  milioni di visitatori unici.  A consegnare il premio al direttore, LuigiContu, che ha girato  tutti i complimenti alla sua squadra, è stato il direttore de «Il Mattino», Virman Cusenza.
 Claudio Messora, blogger di  «Byo Blu», con il suo articolo su «L'informazione assassina», in  occasione del terremoto in Abruzzo, è invece stato  il vincitore della seconda edizione del  Premio Ischia social network.
 Seconda classificata, la giornalista Carlotta Mismetti Capua,  che sul blog su Facebook «La  città di Asterix», racconta la storia vera di 4 ragazzini afgani incontrati su un autobus nel  centro di Roma, mentre il Tevere esondava. chia.
Il Comune di Forio, in occasione della puntata di «Io Reporter» dedicata al Premio Ischia ha anche consegnato il premio «Raggio verde per i diritti umani» a Hamza Boccolini, il cacciatore di «Al Qaeda» sul web e giornalista di Aki, Adnkronos International.