PRESENTATO A GENOVA IL MOVIMENTO DELL’EX MINISTRO DI AN

Un colpo a Burlando («nella strada, come in politica, gli consiglio di tenere la destra...») e uno «alla sindaco» Marta Vincenzi: «Con un primo cittadino di centrodestra, non si sarebbe nemmeno sognati di chiedere la moschea». Francesco Storace lo spiega al caffè Balilla, il luogo scelto dall’ex ministro della Sanità per presentare il suo movimento, La Destra. La data dall’assemblea che lo trasformerà in partito (l’iscrizione costa 20 euro l’anno) è già fissata: 10 e 11 novembre, «e sarà presente anche Berlusconi». Ci si chiede allora allora chi, in Liguria, seguirà Storace lasciando An perché «non si riconosce nel voto agli immigrati o nella condanna del fascismo come male assoluto». «I due consiglieri regionali Plinio e Saso resteranno con Fini - è la previsione di Massimiliano Mammi e Massimo Spinaci, responsabili ligure e genovese della Destra-. Con noi potrebbe venire alcuni consiglieri comunali e di Municipio».
Storace parte invece dalla guida contromano del governatore: «Burlando ha dato un pessimo esempio. Se anche si è salvato in consiglio regionale, ha perso la fiducia dei cittadini. Sarà sempre quello che è andato contromano, ha mostrato il tesserino da parlamentare, ha raccontato bugie. Gli conviene andare avanti?». La critica si sposta poi agli interventi del ministro Mastella sui pm di Catanzaro e sull’uso dell’aereo di Stato: «Tutto ciò che fa il centrosinistra è perdonato, io in 24 ore mi sono dimesso da ministro per un’indagine che poi si è rivelata un bluff».
Non è un bluff, invece, che a Genova si voglia costruire una moschea. «Se il sindaco temporeggia, rimettendosi al giudizio del ministro Amato, è un bene per i genovesi» dice Storace. Che annuncia le prime proposte della Destra: vietare il velo islamico alle ragazze sotto i 18 anni («deve essere una scelta, non un’imposizione»); far autorizzare anche del ministero dell’Interno l’apertura di nuove moschee («mi fido più di un poliziotto che di un assessore della giunta Vincenzi») e infine obbligare gli imam di recitare i sermoni in italiano, «perché vogliamo sapere se istigano all’odio contro l’Occidente».
L’ex ministro parla infine del suo futuro nella Cdl. «Si passa alla Federazione se tutti accettano tre cose: elezioni subito se cade il governo, Berlusconi candidato premier, modifica della legge elettorale con il ritorno delle preferenze. Il caso Grillo mostra che gli italiani vogliono dire la loro».
Come il comico, anche Storace ha un suo blog - www.storace.it - in cui è possibile dire la propria.

«Abbiamo protestato perché la Rai ci censurava - conclude, salutando tra il pubblico Mario Sossi e Piero Vassallo - È arrivato il richiamo all’azienda che pubblichiamo sul sito». Poi la partenza per Savona, Chiavari e La Spezia, le altre tappe della giornata in Liguria.

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