Cronaca locale

Presenze Amsterdam La cultura del Nord ha il colore del caffè

Quasi due settimane, dal 26 aprile al 9 maggio, in cui tra Spazio Oberdan, Teatro Verdi e varie librerie si indagherà, attraverso incontri di letteratura, spettacoli teatrali e cinema, la complessità della cultura olandese: non è un caso che la rassegna si intitoli «Presenze-Amsterdam color caffè», sottolineando l'aspetto dell'incontro e del dialogo tra le persone. Una rassegna interamente dedicata alla cultura nei Paesi Bassi, che ha avuto già una prima edizione nel 2009 con il Festival di Letteratura Olandese Caffè Amsterdam, curato da Luca Scarlini e la Casa Editrice Iperborea. Quest'anno si aggiunge «IF festival internazionale di teatro di Immagine e Figura», del Teatro del Buratto-Teatro Verdi, per un programma ancora più ampio e articolato. In particolare si affronterà la cultura olandese attraverso la voce di coloro che sono arrivati in Olanda da altri Paesi, o che hanno sentito l'influenza olandese a causa del colonialismo. Aprirà le giornate, lunedì 26 allo Spazio Oberdan (ore 17) una tavola rotonda sul libro dell'autore olandese Multatuli, pseudonimo di Eduard Dekker (1820-1887), dal titolo Max Havelaar (1860), un grande classico della letteratura olandese. Un libro europeo che, nell'epoca di maggiore espansione coloniale, si opponeva a questa politica invasiva: Dekker traccia un'attenta analisi dei comportamenti duri e repressivi della politica coloniale olandese sui popoli nativi, a partire dalla sua stessa disastrosa esperienza come funzionario governativo nelle Indie orientali. Ne parleranno gli scrittori Frank Westerman e Adriaan van Dis, con il critico Goffredo Fofi, Carlo Laurenti dell'Università di Bologna e Franco Paris, dell'Università di Napoli. Dopo la tavola rotonda (ore 21) verrà proiettato il film sul libro, Max Havelaar, di Fons Rademakers. «Tracciare un quadro generico, ma efficace, della cultura nordeuropea, significa subito delineare un approccio etico all'arte e alla scrittura, ovvero portato ad analizzare in profondità le situazioni, con un carattere di onestà intellettuale e uno spiccato esistenzialismo» dice Emilia Lodigiani, che ha fondato e dirige la Casa Editrice Iperborea, la prima realtà culturale che ha approfondito, in Italia, la letteratura nordeuropea contemporanea. «Avevo iniziato a leggere questi autori a Parigi, ormai più di vent'anni fa, e mi aveva colpito la loro forte identità nazionale insieme alla loro apertura». Le informazioni sul programma completo sul sito www.teatrodelburatto.

it, o telefonando al numero 02-27002476.

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