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Il presidente Bush: "Sì alle armi, ma non a scuola"

Il presidente Bush: "Sì alle armi, ma non a scuola"

New York - «Inorridito» dalla strage di Virginia Tech, il presidente George W. Bush si inchina alla lobby dei pistoleri e ribadisce, di fronte alla tragedia di una cinquantina di famiglie i cui figli sono morti o feriti nel campus del politecnico, che gli americani «hanno il diritto di portare armi». Bush «crede nel diritto della gente a portare armi», ma «tutte le leggi vanno seguite», ha detto la portavoce della Casa Bianca Dana Perino mentre negli Stati Uniti cresceva lo shock «Portare una pistola a scuola, in un dormitorio e sparare all'impazzata, questo è contro la legge, e chi è responsabile dovrebbe essere punito», ha detto Perino rispondendo alle insistenze dei giornalisti.

A scuola attraverso il metal detector Negli Stati uniti si riaccende dunque il dibattito e a polemica. Soltanto un mese fa un tribunale federale del Distretto di Columbia, che ospita la capitale, ha stabilito che chi vive entro i suoi confini ha diritto a tenere armi in casa, contrariamente a quanto stabilito da una legge in vigore da 30 anni. La sentenza è stata giudicata importante dai giuristi in quanto verosimilmente porterà la questione davanti alla Corte Suprema, il massimo organo costituzionale degli Stati Uniti, che non si pronunciava in proposito dal 1939.

Leggi permissive sulle armi Sono già 15 gli stati dove vengono condonati colpi di arma da fuoco "difensivi" che un tempo avrebbero portato all'arresto. In altri otto stati provvedimenti analoghi potrebbero venir approvati nel corso dell'anno sotto le pressioni della National Rifle Association, la potente lobby dell'industria delle armi. Lo scorso ottobre, dopo il massacro nella scuola Amish, la Casa Bianca aveva convocato insegnanti, genitori, forze dell'ordine e superstiti di Columbine per un dibattito su come fermare la violenza nelle scuole. Le proposte erano state le più disparate: trasformare licei e università in fortezze, armare gli insegnanti.

Il ministro dell'educazione Margaret Spelling aveva detto che è «cruciale che ogni scuola Usa abbia pronto un piano d'emergenza» per reagire a situazioni di intrusioni armate ma, sul piano della eccessiva diffusione delle armi, la Casa Bianca aveva giocato come oggi sulla distinzione tra uso positivo delle pistole e impiego criminale.

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