Presidenza Rai I democratici frenano Testa a testa Petruccioli-Calabrese

Non sono ancora chiusi i giochi sul nuovo vertice di Viale Mazzini. Maggioranza e opposizione cercano ancora l’intesa sul nome del futuro presidente del Cda: un nodo che, assicurano da entrambe le parti, verrà sciolto presto ma quasi certamente non in tempo utile per l’Assemblea degli azionisti Rai in agenda per oggi, dopo il nulla di fatto di ieri mattina. Dunque, la pratica rimane in stand by dopo il terremoto che ha colpito il Pd. Ora spetterà al neosegretario Dario Franceschini prendere l’iniziativa e avviare i contatti tra le due diplomazie. Della possibilità di «un allungamento» dei tempi parla anche il titolare delle Comunicazioni, Paolo Romani, che però avverte: «Mi auguro che il nodo si sciolga al più presto per dare alla Rai la governance che merita». Diverse le ipotesi sul tappeto. A cominciare dalla riconferma di Caludio Petruccioli, cui spinge parte del Pd assai deluso dal benservito rifilato a Rognoni. «Saranno mesi difficili, non è il momento di sperimentare.

Abbiamo fatto arrivare a Franceschini il nostro messaggio», sottolinea un esponente democratico. La proroga dell’attuale presidente, inoltre, non verrebbe ostacolata dal centrodestra. Ma l’opzione Pietro Calabrese, ex direttore di «Panorama», è tuttora in piedi, e resta in corsa anche Sergio Mattarella.

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