Cronaca locale

Preso dopo la rapina ne confessa altre cinque

Il bandito è finito in manette dopo un assalto al banco di Sardegna: colpiva con un taglierino

Preso dopo la rapina ne confessa altre cinque

Da maggio non gliene era andata male una. Cinque rapine, una dietro l’altra - una farmacia e quattro banche - bottini da cifre non strabilianti, ma comunque soddisfacenti per uno che «lavora» da solo. È stato forse per seguire l’arcinota teoria per la quale «l’assassino torna sempre sul luogo del delitto» che l’altroieri ha rapinato per la seconda volta lo stesso istituto bancario assaltato all’inizio di settembre, l’agenzia di via Montegani (Gratosoglio) del Banco di Sardegna. Massimo Bergolini, 32 anni, non l’ha detto alla polizia che lo ha seguito, trovato e arrestato qualche ora dopo il colpo da 2mila400 euro messo a segno con il solito taglierino, l’arma più amata dai rapinatori di banche. Però ha preferito raccontare, spontaneamente, di quello che era riuscito a combinare nei mesi precedenti e sempre più o meno nella zona dove, peraltro abita lui stesso, tra il Gratosoglio, il Ticinese e la Barona: a maggio una rapina alla farmacia comunale di via Mazzolari, poi di seguito all’agenzia della Banca Popolare di Milano di via Meda, all’Antonveneta tra piazza Abbiategrasso e via Medeghino, un’altro colpo alla Bpm, ma stavolta in via Ettore Ponti e la prima delle due rapine al Banco di Sardegna. Giovane, ben vestito e con una bandana a coprirgli il volto. Così era stato descritto dai poliziotti delle volanti «San Siro e Ticinese, il tizio che, armato di taglierino, intorno alle 13.30 di venerdì, aveva minacciato i dipendenti della banca e si era fatto consegnare circa 2mila400 euro.
«Inizialmente, secondo le prime confuse testimonianze, si credeva che il rapinatore fosse fuggito a bordo di una vettura guidata da un complice» spiega la polizia. Invece Bergolini era solo sulla Peugeot di colore scuro. Che, dopo un po’, è stata intercettata dai poliziotti ai bordi del marciapiede dove il rapinatore l’aveva parcheggiata, in via Medeghino. Dopo un appostamento l’hanno così visto arrivare e risalire in auto e l’hanno bloccato. Il giovane li ha accompagnati quindi nell’appartamento dove aveva vissuto fino ad allora (da quando era uscito dal carcere di Opera, ndr), in via Bardolino, alla Barona.

Oltre a 900 euro, durante la perquisizione è saltata fuori anche la camicia che Bergolini indossava durante la rapina.

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