Presto la decisione sul caccia Usa Jsf

da Milano

Tempo di decisioni per la Difesa e l'industria nazionale. In gioco ci sono due programmi aeronautici militari: da un lato il caccia statunitense Jsf, considerato vitale dalla nostra Aeronautica e Marina, dall'altro il trasporto tattico C-27J, di Alenia Aeronautica, in gara per rispondere a un requisito di Esercito e Aeronautica statunitensi che vale oltre 5 miliardi di dollari.
L'Italia già partecipa alla fase di sviluppo del programma Jsf, con un investimento di 1,02 miliardi di dollari. Dopo aspri negoziati è riuscita ad ottenere un significativo ritorno per le industrie nazionali, in massima parte facenti capo a Finmeccanica. Secondo Lockheed Martin fino a oggi le aziende italiane hanno ottenuto commesse e impegni sul Jsf per 800 milioni di dollari. E ci sono ancora sette anni prima di concludere la fase di sviluppo.
Qualora l'Italia prendesse parte anche alla produzione, Lockheed stima che le nostre aziende potrebbero ottenere contratti per 7,2 miliardi di dollari, 6 dei quali per Alenia Aeronautica. Altro lavoro è previsto sul motore dell'aereo con il coinvolgimento di Avio e Piaggio. Entro dicembre 2006 Italia e Usa dovranno firmare l'accordo intergovernativo. La bozza del documento dovrebbe essere pronta entro l'inizio estate, per poi iniziare il lungo processo di ratifica. L'Italia è chiamata a sottoscrivere una nuova quota dei costi di sviluppo ed industrializzazione e supporto, nonché a precisare (in modo non vincolante), quanti aerei intende comprare e quando li vuole ricevere. Il requisito di massima italiano riguarda 131 Jsf, aerei con un costo unitario tra i 45 e 60 milioni di dollari, e che dovrebbero essere consegnati a partire dal 2014.
L'Italia pretende sia un cospicuo trasferimento di tecnologia, sia un ulteriore coinvolgimento industriale. Finmeccanica sta negoziando duramente con Lockheed Martin. E i vertici dell'azienda italiana hanno incontrato in questi giorni negli Usa il numero uno di Lockheed, Robert Stevens. Oltre che di Jsf Finmeccanica e Lockheed discutono anche di C-27J. Lockheed, che un tempo era partner al 50% di Alenia Aeronautica nel programma e poi ha scelto di ridurre il suo ruolo, vuole ridiscutere la sua posizione nel progetto, e nel contempo tenta di sbarrare la strada a Boeing, che a sua vorrebbe essere della partita.

Per ora non c'è accordo, ma si continua a parlare, anche perché la squadra deve essere definita entro poche settimane. E tutto questo interesse dei grandi costruttori Usa si spiega perché il C-27J ha davvero buone possibilità di successo. Lo ha rimarcato di recente l'amministratore delegato di Alenia Aeronautica, Giovanni Bertolone.

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