Pretesti No agli inceneritori L’onda verde-viola riscende in piazza

No, non c’è pace. Se non è la politica o il lavoro, è il premier in persona: ogni pretesto è buono per andare in piazza. Chi è contro il governo sempre e comunque trova sempre un motivo per contestare. Ieri è toccato all’ambiente. Un corteo che, partito da Parma, ha riunito la quasi totalità dei comitati italiani contrari alla costruzione degli inceneritori e dei termovalorizzatori. «Non bruciamo il futuro», lo slogan della manifestazione cominciata ieri sera con un dibattito per illustrare le alternative di riciclo e recupero dei rifiuti, e proseguita con diverse iniziative.

Organizzata dai due comitati locali contrari all’impianto progettato a Ugozzolo dal Comune di Parma, non lontano dagli stabilimenti della Barilla, all’intera manifestazione hanno aderito Federazioni dei Verdi e della Sinistra, Prc, Sel, Movimento di Beppe Grillo, il Popolo Viola, Ya Basta, le associazioni Vas, Wwf, Pax Christi tra le altre. Gli organizzatori hanno segnalato adesioni dalla Puglia, dalla Campania, dal Veneto, dal Piemonte, dalla Lombardia, da altre città dell’Emilia-Romagna e della Liguria.

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