L’Isee si conferma anche nel 2026 il vero “passaporto” per entrare nel perimetro dei sostegni pubblici: non basta avere un bisogno, serve rientrare in una soglia. Nel quadro descritto nel testo che mi hai fornito (datato 10/12/2025), con la riforma del calcolo prevista dalla legge di Bilancio l’indicatore potrebbe risultare più basso per molti nuclei, soprattutto per una maggiore tutela della prima casa e per una scala di equivalenza più favorevole alle famiglie numerose. Effetto potenziale: più famiglie in linea con i requisiti, senza che il reddito cambi davvero. Ma la porta resta stretta, perché ogni misura ha un limite preciso.
Le condizioni di maggiore fragilità
La prima linea di intervento riguarda le condizioni di maggiore fragilità. Per persone con disabilità grave o anziani non autosufficienti, è indicato un sostegno fino a circa 850,00 euro mensili, accessibile con Isee non superiore a 6.000,00 euro. Subito dopo, tra le misure “di base”, compare la Carta acquisti, destinata ai nuclei con bambini sotto i 3 anni o agli over 65 in difficoltà: per ottenerla serve un Isee non oltre 8.117,17 euro. Sul capitolo utenze, resta il bonus sociale su luce, gas e acqua: il limite riportato è Isee inferiore a 9.530,00 euro, con una soglia più ampia — fino a 20.000,00 euro— per i nuclei con almeno quattro figli, riconoscendo il peso delle bollette nelle famiglie numerose.
Contrasto alla povertà
C’è poi l’area dei sostegni collegati al contrasto alla povertà e ai consumi essenziali. L’Assegno di inclusione viene indicato come accessibile con Isee non superiore a 10.140,00 euro (oltre ad altri requisiti patrimoniali e soggettivi). Nella fascia successiva si colloca la Carta “Dedicata a te”, rivolta alle famiglie di almeno tre persone con redditi bassi e senza altri sostegni: qui l’asticella è Isee non superiore a 15.000,00 euro. La stessa soglia viene riportata per la Carta della Cultura, riservata a chi ha compiuto 18 anni nel 2025, con un credito di 500,00 euro per libri o servizi culturali.
Le possibilità per chi ha figli
Sul fronte figli, l’Assegno Unico resta universale, ma la differenza la fa l’importo: nel testo fornito si indica che il massimo spetta con Isee non superiore a circa 17.000,00 euro, mentre sopra quella soglia l’assegno diminuisce gradualmente, pur rimanendo riconosciuto. Per maternità e servizi educativi, l’Assegno di maternità erogato dai Comuni risulta legato a Isee non superiore a 20.382,90 euro; viene inoltre riportato che l’anno precedente era pari a circa 407,40 euro al mese per cinque mesi. Più ampia la platea del bonus nido: il contributo massimo annuo di 3.000,00 euro è associato a Isee sotto i 25.000,00 euro, ma il beneficio prosegue fino a 40.000,00 euro con importi via via ridotti.
Bonus nuove nascite
Il tetto più alto citato riguarda il bonus nuove nascite, previsto per bambini nati o adottati dal 2025 in poi: qui l’Isee da non superare è 40.000,00 euro, a segnalare una misura orientata a sostenere la natalità su una platea più larga.
In un sistema costruito su soglie, il passaggio decisivo resta la DSU: controllare i dati sulla prima casa, aggiornare correttamente la composizione del nucleo familiare e verificare i requisiti specifici di ogni bonus diventa la differenza tra rientrare nel perimetro degli aiuti o restarne fuori per un dettaglio.