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Pensione di dicembre, bonus da 154,94 euro e quattordicesima: ecco a chi spettano

L’Istituto ha completato i calcoli sull’importo aggiuntivo 2025: verrà erogato a chi non supera il trattamento minimo annuo di 7.844,20 euro (o, in fascia, la differenza fino a 7.999,14 euro) e rispetta i limiti di reddito individuale e familiare

Pensione di dicembre, bonus da 154,94 euro e quattordicesima: ecco a chi spettano
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Con la pensione di dicembre è stato erogato anche l’importo aggiuntivo di 154,94 euro per l’anno 2025, destinato ai titolari di pensioni previdenziali con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo e che si trovino in determinate condizioni reddituali. L’Inps, nel messaggio numero 3781 del 15-12-2025, ha comunicato di aver completato le elaborazioni relative sia all’importo aggiuntivo sia alla quattordicesima, destinata a chi ha maturato i requisiti nel secondo semestre dell’anno. Ecco tutto ciò che c'è da sapere.

L'importo aggiuntivo e il reddito

Sul fronte dell’importo aggiuntivo, l’Istituto ricorda che i 154,94 euro spettano a chi ha una pensione che non supera il trattamento minimo annuo di 7.844,20 euro: con la cifra in questione si sale a 7.999,14 euro. L’Inps spiega inoltre che "se l’importo delle pensioni è compreso fra 7.844,20 e 7.999,14 euro spetta la differenza fra 7.999,14 e l’importo della pensione". Restano poi i paletti di reddito: quello individuale complessivo non deve superare 11.766,30 euro, mentre la soglia familiare è 23.532,60 euro. Nel complesso, oltre 400 mila pensionati hanno ricevuto l’importo aggiuntivo.

La quattordicesima

Per quanto riguarda invece la quattordicesima, a dicembre l’hanno ricevuta coloro che raggiungono i 64 anni dal 1° agosto 2025 al 31 dicembre 2025, oltre a chi è diventato titolare di pensione nel corso del 2025. A dicembre la quattordicesima è stata riconosciuta a 149.580 beneficiari.

Rielaborazione di alcune posizioni

Nel messaggio, l’Inps aggiunge che "sono state, inoltre, rielaborate le posizioni già scartate con la lavorazione centralizzata per la rata di luglio 2025" a causa dell’assenza di un reddito dichiarato relativo almeno all’anno 2021.

"Sono state, inoltre, verificate le posizioni" dei soggetti per i quali, come riportato dall'Istituto, nel corso del secondo semestre 2025, sono venute meno le condizioni per il diritto al beneficio: in questo caso, viene indicato che sarà inviata un’apposita comunicazione e che il recupero sarà effettuato in 12 rate a partire dalla prima rata utile.

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