Previdenza e pensioni

Quota 41, la proposta che manda in soffitta la legge Fornero

La legge potrebbe cambiare la possibilità di andare pensione a quarantun anni di contributi versati e verrebbe estesa a tutte le categorie

Quota 41, la proposta che manda in soffitta la legge Fornero

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Il sistema previdenziale in Italia prevede che i lavoratori possano accedere alla pensione di vecchiaia con sessantasette anni di età e venti di contributi, oppure con la pensione anticipata che richiede 42 anni e 10 mesi di contributi, con un anno in meno per le donne. Le regole della norma pensionistica, stiamo parlando della Legge Fornero che in passato ha sollevato molte critiche, potrebbero cambiare.

Eccezioni per categoria

Determinate categorie sono tenute a rispettare altre regole come le opzioni contributive che riguardano la pensione di vecchiaia, per accedere è necessario aver compiuto settantuno anni e averne maturati cinque di contributi. Un’altra opzione contributiva per quanto riguarda però la pensione anticipata, richiede il compimento di sessantaquattro anni e averne maturati venti di contributi. In quest’ultimo caso l’assegno dev’essere uguale o maggiore a 2,8 volte l’assegno sociale.

Come funziona oggi

Quota 41, invece, riguarda i lavoratori precoci che hanno la possibilità di andare in pensione al raggiungimento di quarantuno anni di contributi versati e non ci sono requisiti per quanto riguarda l’età anagrafica. Questa forma pensionistica, però, oggi è valida solo per alcune categorie di lavoratori. Si tratta di uomini e donne che hanno maturato dodici mesi di contributi prima del compimento dei diciannove anni di età e che sono attualmente disoccupati per licenziamento o dimissioni per giusta causa, caregiver, invalidi civili almeno al 74%, dipendenti che negli ultimi sette anni hanno svolto attività lavorative usuranti e gravose e, infine, lavoratori notturni con almeno sessantaquattro notti lavorate all’anno.

Estensione della misura

Quota 41 potrebbe di fatto sostituire la pensione anticipata e quindi i lavoratori non dovrebbero più avere i requisiti elencati per andare in pensione. Secondo un’altra ipotesi, invece, la misura potrebbe riguardare solo i lavoratori precoci. In questo caso i costi diminuirebbero notevolmente rispetto alla prima opzione. Le stime spiegano che inserire Quota 41 senza limiti porterebbe ad avere una spesa per la misura di 12 miliardi di euro in più all’anno.

Il Governo vorrebbe attuarla entro la fine della legislatura.

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